Otorinolaringoiatria, prestazioni in crescita con tre équipe distinte: oltre 2mila ricoveri e 63mila attività ambulatoriali negli ospedali dell'Ulss 3

mercoledì 19 marzo 2025, 12:41 - Ultimo agg. 20 marzo, 12:37
Otorinolaringoiatria, prestazioni in crescita con tre équipe distinte: oltre 2mila ricoveri e 63mila attività ambulatoriali negli ospedali dell'Ulss 3
di Alvise Sperandio
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MESTRE - Otorinolaringoiatria cresce. Conclusa la stagione guidata dal professor Roberto Spinato, i tre capisaldi dell'Ulss 3 Serenissima sono Doriano Politi, primario all'Angelo e al Civile, chirurgo oncologo; Rosamaria Santarelli, responsabile dell'unità operativa di audiologia di Venezia; e la new entry Nicola Malagutti, da gennaio giunto da Ferrara per guidare il reparto di Mirano.

Nel 2024 sono cresciuti i ricoveri, in tutto 2.154 (900 all'Angelo, 257 a Venezia e 997 a Mirano), +8% sull'anno precedente; ma anche le attività ambulatoriali: 63.584, tra ospedali, comprendendo anche Dolo e Chioggia, e i distretti territoriali, +2,1% rispetto al 2023.

IL BILANCIO

A fare il punto della situazione è stato ieri il direttore generale Edgardo Contato, con i suoi principali collaboratori, nel corso di una conferenza stampa con il report dell'attività. Politi ha parlato del nuovo laser che permette d'intervenire con un approccio endoscopico mininvasivo sui tumori del cavo orale, della faringe e delle corde vocali. Sul fronte della chirurgia oncologica maggiore, nel 2024 sono stati seguiti 130 pazienti. Importante anche l'impegno sulla ricostruzione mandibolare in collaborazione con i primari di Chirurgia plastica, Eugenio Fraccalanza, e di Chirurgia maxillo facciale, Michele Franzinelli, nonché l'apporto di tutti gli ambulatori di secondo livello. Da parte sua la professoressa Santarelli, dell'Università di Padova, si occupa della diagnosi e della riabilitazione delle disfunzioni uditive, in convenzione con l'Ateneo patavino: un servizio molto "attrattivo" visto che il 37% dei pazienti proviene da altre aziende sanitarie del Veneto e il 32% da altre regioni, per un numero totale di prestazioni annue di 7.883. «La maggior parte delle ipoacusie infantili ha spiegato Santarelli è di origine genetica, nel 68% dei casi. Il 40% dei pazienti ha meno di 14 anni. Nelle situazioni lievi e moderate si fa ricorso agli apparecchi acustici, in quelle di grado severo e profondo all'impianto cocleare. Attualmente seguiamo 367 pazienti portatori d'impianto». Proprio il dottor Malagutti, esperto di impiantologia, darà una mano rilevante sul fronte delle operazioni che, dopo la diagnosi a Venezia, si svolgono all'ospedale dell'Angelo.

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