E se Luca Zaia facesse il deputato di Rovigo? «Luca Zaia potrebbe fare tutto quello che vuole» diceva Matteo Salvini poco più di un anno fa, quando ancora sperava che il governatore del Veneto si candidasse alle Europee e raggranellasse una mezza milionata di preferenze, utilissime per non far superare la Lega da Forza Italia. «Io penso a governare, a occuparmi dei problemi dei veneti come ho sempre fatto, fino all'ultimo giorno, non ho assolutamente paturnie, non perdo il sonno», diceva pochi giorni fa il presidente del Veneto, quando ancora era in ballo l’ipotesi del terzo mandato. Si sa com’è andata: Zaia non si è candidato alle Europee (e Forza Italia ha superato la Lega); Zaia non si ricandiderà alla presidenza della Regione perché il terzo mandato è stato bocciato da Forza Italia (e al Senato Fratelli d’Italia si è accodata nel voto contrario prediligendo l’unità della coalizione). Dunque, il prossimo 16 novembre, che è la data più probabile delle elezioni regionali, Zaia non sarà ricandidato alla presidenza del Veneto. E allora cosa farà? Al netto delle goliardate (sui social sono riusciti a farlo diventare celebrante del matrimonio di Jeff Besos e Lauren Sanchez), la cosa più probabile è che Luca Zaia attenda il 2027 per entrare nel prossimo Governo (che, stando ai sondaggi, dovrebbe essere ancora di centrodestra) con un ruolo di prestigio: un ministero con portafoglio, magari la Salute. Ma nel frattempo?