VENETO - Il presidente della Regione del Veneto e un assessore. Se va bene, ma proprio di lusso, due assessori. Senza lista Zaia, perché gli alleati da quest’orecchio non ci sentono e, tutto sommato, la lista del presidente uscente farebbe male anche alla Lega, nel senso che eroderebbe consenso. E niente strappo. Sì, la corsa solitaria era stata minacciata, da tanti ancora adesso è accarezzata, ma se la Lega riuscisse a portare a casa Palazzo Balbi, sarebbe un colpaccio e quindi non varrebbe la pena tirare troppo la corda. E Luca Zaia? Suppletive a gennaio-febbraio 2026, quindici mesi alla Camera dei deputati al posto di Alberto Stefani con la presidenza della Bicamerale per il federalismo fiscale, magari anche un incarico sul fronte dell’autonomia differenziata e poi, primavera 2027, altro giro: elezioni politiche, formazione del nuovo governo, senza sottovalutare che la prossima sarà la legislatura che eleggerà il nuovo presidente della Repubblica. Metti mai.
Gli sviluppi
È questo che si racconta ai piani alti della Lega, dove l’accordo con Giorgia Meloni viene ufficiosamente dato per fatto ed è un accordo all’insegna della continuità. Non certo Zaia per il dopo Zaia, perché il terzo (quarto) mandato è sfumato da tempo, ma comunque sempre un leghista a Palazzo Balbi. Nome noto e in pole position da tempo: Alberto Stefani, 32 anni, padovano di Borgoricco di cui è stato sindaco, deputato alla seconda legislatura, segretario della Lega-Liga veneta dal giugno 2023. “Non farò certo rimpiangere Zaia”, ha titolato ItaliaOggi attribuendogli una frase che a Palazzo Balbi è risultata indigesta. I maligni riferiscono anche di tensioni tra il governatore e il segretario - anzi, i segretari, sia Salvini che Stefani - perché il partito non è riuscito a portare a casa il terzo mandato e adesso sarebbe troppo accondiscendente con gli alleati sulla Lista Zaia. Ovviamente al vertice ribattono: per cinque volte si è tentato di approvare il terzo mandato, quanto alla Lista Zaia è chiaro che sarà portata al tavolo nazionale, ma se la risposta sarà negativa cos’altro si potrà fare? Strappare? La corsa solitaria piace alla base, ma oggi è quotata uno a dieci. Praticamente spacciata. «A meno che non succeda qualcosa di eclatante», raccontano. Fa discutere anche la posizione di Roberto Marcato che ha detto no alla Lista Zaia perché causerebbe «dispersione di voti». Di fatto un assist al segretario federale.
Il direttivo
L’ipotesi di lasciare volutamente a Fratelli d’Italia la presidenza della Regione per avere più assessorati non è neanche presa in considerazione. Ai piani alti si ammette: «Qualcuno ci ha pensato, ma è la linea di pochissimi, sarebbe una follia». La palla passa al direttivo della Lega-Liga veneta: si riunirà forse lunedì o al massimo entro la settimana prossima per valutare le proposte di candidatura a consigliere regionale che stanno pervenendo al partito (il 4 agosto scade termine) e i criteri di scelta. Una riunione anche per organizzare il raduno a Pontida del 21 settembre. Ma la lista del partito si chiamerà “Lega Salvini Premier” o “Lega Zaia”? Anche qui: «Deciderà il direttivo». Altra ipotesi di cui a lungo si è discusso: Luca Zaia capolista in tutte le province, possibile? A sentire il partito, dipende da lui; a sentire Palazzo Balbi, qualcuno dovrebbe pur chiederglielo. L’impressione è che la tensione si sia acuita: Zaia continua a dire di non essere stato coinvolto dal tavolo nazionale del centrodestra, di occuparsi di amministrazione, ma che al momento opportuno dirà la sua. Dall’altra parte, il segretario Stefani, almeno ufficialmente, non parla più della possibilità di presentare una, due, tre, quattro liste, coinvolgendo sindaci e amministratori. «Faccio e farò di tutto perché il buongoverno leghista del Veneto possa avere continuità garantendo l’unità del centrodestra», aveva detto Salvini nella videochiamata alla riunione della Lega a Treviso all’inizio di luglio. È passato quasi un mese, adesso dicono che la settimana decisiva potrebbe essere la prossima. «La Lega è pronta e vorrebbe parlarne al più presto», fanno sapere da via Bellerio. Si pensa anche all’alleanza, in ballo c’è la Liga Veneta Repubblica: raccontano che se in lista ci Sarà Toni Da Re sarà dura accoglierla nella coalizione.