TREVISO - C’è chi pensa che lavorare nel design equivalga solo a disegnare sedie. Matteo Zorzenoni è invece la dimostrazione dell’esatto opposto. Un approccio progettuale ampio e sfaccettato, capace di abbracciare con coerenza ogni ambito del vivere contemporaneo. Dalla creazione di oggetti per la tavola alla progettazione di sistemi di illuminazione e complementi d’arredo — come sedie, tavoli o cucine — fino alla definizione di spazi residenziali e pubblici, tra cui bar e ristoranti. Ogni intervento è guidato da una visione profonda e sensibile del design.
Al centro del suo lavoro c’è sempre la ricerca: dei materiali, dell’unicità, della narrazione. Ogni progetto nasce per essere più di un semplice prodotto ma si trasforma in un elemento capace di evocare emozioni, generare ricordi, dialogare con chi lo vive. Oggetti e ambienti si costruiscono così su una doppia anima: da un lato la funzione, dall’altro l’esperienza emotiva. Una parola su tutte racchiude l’essenza dei suoi lavori: personalità. Perché, come spiega lui: «Cerco sempre di dare un’impronta caratteristica a ciò che creo, proprio per questo seguo anche la direzione artistica di alcune aziende con cui lavoro». Il suo studio non si limita a “fare design”: «Mi piace che ci sia una sorta di anima dietro al prodotto, cosicché non rimanga fine a se stesso e non si perda nel tempo».