TREVISO - Venti minuti di pioggia intensa e, ancora una volta, il sottopasso pedonale della stazione va sotto acqua. Una beffa clamorosa per Rfi che solo giovedì sera, meno di 24 ore prima, l’aveva riaperto dopo mesi di lavoro proprio per risolvere il problema dei continui allagamenti. E imbarazzo misto a rabbia anche per l’amministrazione comunale che, come sempre, ha dovuto metterci la faccia. Durante il rovescio di ieri scoppiato verso le 14,30, dal soffitto del sottopasso è cominciata a scendere una cascata che ha ben presto allagato la parte iniziale del sottopasso, quella a ridosso del binario 1.
Qualcuno ha fatto un video subito rimbalzato un po’ ovunque. Ma quella che sembrava un’emergenza si è, fortunatamente, risolta limitando i guai. A cedere non è stato la struttura del sottopasso, ma una grondaia che si trova proprio a ridosso del soprastante binario e su cui Rfi sta lavorando. Il personale tecnico è intervenuto per tamponare la falla, sostituire il pezzo rotto e per asciugare il passaggio pedonale sotterraneo. In meno di un’ora era tutto praticamente asciutto senza mai chiudere il passaggio. Ma l’allagamento lampo ha riacceso la polemica.
L’affondo
Affilato il commento di Marco Zambai, consigliere comunale del Pd, che si è tolto qualche sassolino dalla scarpa dopo aver subito per giorni critiche per aver messo in dubbio la bontà dei lavori: «Sottopasso riaperto e già allagato: un nuovo record di efficienza! Nemmeno 24 ore. Questo il tempo che è bastato al sottopasso della stazione per tornare… esattamente come prima. Dopo quasi cinque mesi di lavori, proclami e rassicurazioni, la situazione è di nuovo sotto gli occhi – e sotto l’acqua – di tutti. A quanto pare, la soluzione definitiva agli allagamenti era solo temporanea. O forse era l’allagamento a essere stato messo in pausa.
Per riapparire puntuale, giusto in tempo per smentire chi parlava di “polemiche inutili” quando si sollevavano dubbi sui ritardi e sulla qualità dell’intervento e cercava di farsi gagliardo con lavori altrui. A questo punto, più che l’ennesimo scaricabarile, ci aspettiamo una risposta chiara: come si pensa di risolvere, davvero, questo problema che va avanti da mesi?». E poi Stefano Pelloni, capogruppo Pd: «Ieri sera (giovedì ndr) il sindaco celebrava la riapertura del sottopasso pedonale della stazione ferroviaria, chiuso ormai da mesi con disagi enormi per turisti e pendolari. Alla prima pioggia, il sottopasso si è nuovamente allagato. Forse, prima di esultare per il rispetto dei tempi, sarebbe stato più prudente verificarne l’effettiva funzionalità». Caustico anche Luigi Calesso (Coalizione Civica): «Se pochi minuti di forte pioggia possono produrre questo effetto, mi par di capire che continuino a non essere “risolutivi” gli “interventi” del Sindaco».
La difesa
Sul posto, a verificare la situazione, è andato Sandro Zampese, assessore ai Lavori Pubblici: «Il cantiere è di Rfi - premette - c’è stato il cedimento di una grondaia, non del sottopasso, che non è mai stato chiuso. L’inconveniente è stato subito riparato e ci garantiscono che non capiterà più». Il sindaco Conte poi precisa: «Ritengo sia giusto che Rfi effettui tutte le verifiche necessarie per accertare eventuali criticità e l'origine di eventuali infiltrazioni. Personalmente sono sempre stato abituato a prendermi le mie responsabilità, ma in questo caso è chiaro che, se dovessero verificarsi nuove chiusure, non esiteremo ad agire nei confronti di Rfi. I cittadini non subire altri disservizi».