«Non esiste il Festival di Sanremo senza la Rai».
La sentenza del Tar della Liguria
Lo scorso dicembre il Tar della Liguria aveva pubblicato una sentenza con conseguenze significative per il settore televisivo e musicale: «È illegittimo l’affidamento diretto alla Rai, da parte del Comune di Sanremo, dell’organizzazione del Festival. Per il 2024-2025: fatta salva la prossima edizione, dal 2026 si dovrà procedere con una gara aperta agli operatori del settore». Un fatto, questo, che ha scatenato l'ira della società, che in queste ore ha ribattuto.
Il ricorso della Rai
La Rai, con un atto di una 50ina di pagine, ha evidenziato l'incindibilità del suo rapporto con il Festival di Sanremo. Così come una serie di eventi sportivi, culturali e artistici, anche la competizione canora più famosa d'Italia rientrerebbe infatti nelle iniziative di interesse generale, motivo per cui la sua trasmissione deve essere sempre in chiaro. Oltre a questo, come riportato da "la Repubblica", gli avvocati della Rai si sono soffermati inoltre sull'aspetto economico: da diversi anni, infatti, l’impegno finanziario del Comune si limita all’organizzatone logistica mentre in passato Sanremo contribuiva con dei fondi all’organizzazione dell’evento.
Un fatto, questo, commentato dalla stessa azienda tramite una nota. La Rai ha annunciato infatti «di aver proposto appello contro la sentenza del Tar Liguria avendo interesse a far accertare la piena legittimità delle delibere con le quali il Comune di Sanremo le aveva concesso in uso esclusivo il marchio Festival della Canzone Italiana, fermo restando che - come riconosciuto dalla stessa sentenza appellata - nessuno al di fuori di Rai è titolato a organizzare il Festival nella sua versione attuale i cui diritti spettano a quest'ultima in via esclusiva».
La richiesta di sospensiva della sentenza del Tar
Ma non è tutto. Il ricorso degli avvocati Rai contro la pronuncia che ha dato ragione alla società ricorrente Je e al suo presidente Sergio Cerruti contiene anche una richiesta di sospensiva della sentenza del Tar. In questo modo, il comune di Sanremo non potrà adempiere in tempo utile all’assegnazione del prossimo Festival tramite bando.
Il ricorso del Comune di Sanremo
Nel frattempo si attende il ricorso del Comune di Sanremo, assistito dagli avvocati Harald Bonura e Giuliano Fonderico. La sentenza, però, oltre ad obbligarlo a procedere con una gara gli riconosce di essere l’unico proprietario del Festival sganciandolo in un certo senso dal rapporto vincolante con la Rai.