JESOLO (VENEZIA) - Festival della canzone italiana: il Comune di Jesolo ci prova davvero. Sono le conseguenze delle trattative, ufficialmente avviate, tra la Rai e il Comune di Sanremo, con l’apertura della fase negoziale prevista dal bando lanciato dalla città ligure per l’organizzazione del Festival 2026-27-28 come disposto dalla sentenza del Tar dello scorso dicembre, mettendo in discussione l’affidamento diretto alla Rai che però, va detto, è stata l’unica emittente a candidarsi.
Le altre manifestazioni
Oltretutto ricordando che in passato la città ha anche ospitato più edizioni di Miss Italia, compresa l’edizione del 2019 trasmessa in Rai. E poco importa, se all’epoca l’attuale sindaco Christofer De Zotti era contrario all’opportunità di ospitare il concorso di bellezza. «Ma i due eventi non sono minimamente paragonabili – puntualizza il primo cittadino – il ritorno mediatico del Festival è completamente diverso. Però va riconosciuta la capacità organizzativa del nostro Comune: è stata appunto dimostrata durante le edizioni di Miss Italia ma continuiamo ampiamente a dimostrarlo ogni anno con i tanti eventi importanti che allestiamo abitualmente, pensiamo per esempio all’Air Show con le Frecce Tricolori. Quindi, se la domanda è: Jesolo è in grado di ospitare il Festival della canzone italiana? Rispondo di sì». Non a caso, vista le controversie in atto tra Rai e il Comune di Sanremo, il sindaco di Jesolo ammette di aver avuto, sul tema, un paio di contatti. Ma senza specificare con chi.
«C’è stata una chiacchierata – aggiunge De Zotti – al momento non aggiungo altro, vedremo come evolverà la situazione». Ma ad osservare la vicenda ci sono anche altre città. Torino e Roma per esempio. Ma anche altre destinazioni balneari: si parla infatti di Rimini, Viareggio e Gallipoli. Insomma, la concorrenza non mancherebbe. Soprattutto nel caso di un effettiva rottura tra Sanremo e Rai. «Dico che la nostra città ha tutte le caratteristiche per ospitare questo grande evento Rai - conclude De Zotti -. Abbiamo la location, ovvero il Palazzo del turismo. Abbiamo la capacità organizzativa, un’offerta ricettiva di qualità in grado di accogliere, estate e inverno, ospiti di qualsiasi livello. Quindi, qualora il Festival cambiasse location, Jesolo si candiderà a questa sfida che oltretutto potrebbe consolidarci ulteriormente come città viva tutto l’anno». A sostenere questa ipotesi sono anche le associazioni di categoria. Ad intervenire è Roberto Dal Cin, presidente di Confapi Jesolo: «Si tratta di una grande opportunità – commenta – se esiste anche una sola possibilità, è giusto che venga inseguita».