Sanremo, la Rai fa ricorso dopo il no all'affidamento diretto del Festival. Il Comune si prepara al bando

Dopo la sentenza del Tar che dichiara illegittimo l’affidamento diretto del Festival, Viale Mazzini si rivolgerà al Consiglio di Stato. Il sindaco: «Finita un’era»

sabato 7 dicembre 2024 di Mattia Marzi
Sanremo, la Rai fa ricorso dopo il no all'affidamento diretto del Festival. Il Comune si prepara al bando

«Bisogna prendere atto del fatto che forse è finita un’era»: a dirlo è il sindaco di Sanremo Alessandro Mager, commentando l’eventualità che il Festival di Sanremo possa lasciare la Rai e migrare altrove, all’indomani della sentenza del Tar della Liguria che ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai da parte del Comune di Sanremo dell’organizzazione del Festival, obbligando la Città dei Fiori a bandire l’assegnazione della kermesse con una gara aperta agli operatori del settore a partire dal 2026. La Rai farà ricorso al Consiglio di Stato.

Festival di Sanremo, il Tar della Liguria: «Illegittimo l’affidamento diretto alla Rai, serve la gara»

 Ma intanto le altre reti che potrebbero provare a strappare il Festival seguono con curiosità gli sviluppi della vicenda. Pier Silvio Berlusconi parlerà il prossimo 11 dicembre a Milano, quando incontrerà la stampa per tracciare un bilancio dell’anno per Mediaset: solo allora si conoscerà la posizione del Biscione. Invece fonti vicine a Discovery fanno sapere che sarebbe bizzarro da parte del gruppo non seguire gli sviluppi della vicenda, avendo in casa due ex padroni di casa dell’Ariston come Amadeus e Fabio Fazio, che la macchina Sanremo la conoscono bene: il primo l’ha condotto per cinque edizioni consecutive, dal 2020 al 2024, mentre Fazio ha guidato la kermesse nel 1999, nel 2000, nel 2013 e nel 2014.

GLI SCENARI

Ieri mattina il sindaco Mager ha convocato un vertice in Comune per approfondire gli effetti e gli scenari del provvedimento, facendo sapere di voler «attivare sin fa subito le procedure idonee a ottemperare alla sentenza»: eletto a giugno, si è da poco seduto al tavolino di quella grande partita a scacchi che da sempre si gioca sul piatto più ricco della tv italiana.

Ma sembra aver già capito come si gioca: «Questa sentenza può rappresentare un’opportunità per il Comune, al netto dell’esito del ricorso della Rai al Consiglio di Stato. Se la Rai ci ha chiesto rassicurazioni? Per ora non abbiamo sentito nessuno». Nella vicenda si è inserito anche il governatore della Liguria Marco Bucci: «Le sentenze non si commentano, si rispettano e si eseguono. Poi personalmente io vorrei vedere Sanremo sempre sulla Rai», ha commentato ieri ai microfoni di Un giorno da pecora su Rai Radio1.

A mettere in guardia la Città dei Fiori, però, è un ex dirigente Rai come Mario Maffucci, 85 anni, responsabile della rassegna dal 1982 al 2001: «Il Festival della Rai porta benefici alla città che vanno ben oltre la settimana della kermesse: il Comune perderebbe un’importante centro di produzione come quello della Rai. Sanremo non è solo la settimana del Festival, ma tutte quelle attività collaterali che ruotano intorno alla stessa kermesse. La Rai ha sempre tenuto vivo l’interesse intorno alla Città dei Fiori per tutto l’anno». E mentre circolano voci sull’intenzione della Rai di spostare il festival a Napoli o a Torino, l’azienda smentisce categoricamente l’eventualità. Lo storico proprietario dell’Ariston Walter Vacchino lancia l’idea della creazione di «una società tra Comune di Sanremo e Rai».

L’ESPERIENZA

Per Adriano Aragozzini, 86 anni, patron del Festival dal 1989 al 1991, «il rischio che la Rai perda il festival di Sanremo è una bufala»: «La Rai è l'unica azienda che può permetterselo, non solo dal punto di vista economico, ma anche per il background che ha. Anche si arrivasse per assurdo ad un'asta, verrebbe vinta a mani basse dalla Rai, perché solo la Rai ha l'esperienza necessaria per gestire la macchina organizzativa di una cosa così complessa come il festival, con i suoi settant'anni di esperienza e i grandi risultati ottenuti, ben difficili da ripetere». Si vedrà. La partita è appena iniziata ma si preannuncia avvincente. E ricca di colpi di scena e di sorprese.

Ultimo aggiornamento: 11:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA