ARTA TERME (UDINE) - Grande entusiasmo, organizzazione, qualità in ogni settore. Il Treviso che è salito in Carnia sta iniziando nel migliore dei modi il progetto triennale messo sul tavolo dai vertici societari per tornare tra i professionisti senza perdere più ulteriore tempo. Ha scelto anche giocatori di grande esperienza, che fiutando le potenzialità dell’ambiziosa operazione hanno pure accettato di scendere di categoria. Come uno degli ultimi arrivati, l’austriaco di Graz Robert Gucher, 34 anni, play specialista nelle promozioni come quelle ottenute a Frosinone (doppia fino allo storico ritorno in Serie A) ed a Pisa (Serie B). «Mi è rimasta la voglia di vincere e allora uno deve scegliere una piazza che vuole farlo concretamente. Una società seria come il Treviso che punta a fare le cose bene, anche in più stagioni. Vincere non è mai facile ma prima o poi al traguardo si arriva se si lavora come si deve. Qui ci sono tutti i presupposti per creare un gruppo forte e disputare un bel campionato. Ho dovuto fare delle valutazioni importanti dopo quasi vent'anni passati nelle categorie superiori. Potevo anche tornare in Austria, c’è mancato poco nelle ultime settimane, ma per la prima volta disputerò la Serie D. Mi aspetto molta intensità e aggressività, di certo non il calcio champagne».
Ha superato i trent’anni anche Gigi Scotto, fiuto del gol sopraffino (ieri una tripletta). Pure lui ha lasciato la propria terra d’origine, la Sardegna e la Torres, dov’era capitano e bandiera: «È stata dura perché la Torres, vabbè, è la squadra che tifo e sono stati 4 anni veramente intensi, soprattutto adesso. Ho ricevuto tantissimi messaggi dai tifosi sardi, è stato commovente. La cosa più dura, avendo due figli è lasciare la mia famiglia, perché loro rimangono lì e verranno su ogni tanto. Il gruppo mi ha accolto benissimo e mi sto integrando molto bene. Bisognerà avere la bravura di essere sia tecnici, ma soprattutto una squadra umile e fisica. Sarà importante trovare presto una mentalità di squadra, riuscire a partire bene in un campionato dove comunque trovi tanti avversari competitivi. Sarà un girone dove tutti sono ben attrezzati, dovremmo farci trovare pronti».
VECCHIA GUARDIA
Tra i pochi confermati c’è Alberto Brigati, il jolly esterno: «Il gruppo è forte e i giocatori sono stati scelti per provare a vincere. Penso che tutti quelli che sono venuti al Treviso sappiano bene quale sia l’obbiettivo. Non si dovranno ripetere gli errori della scorsa stagione. Dovremo avere più costanza di rendimento, quella che ad un certo punto appunto è venuta un po' a mancare. Lavoriamo sempre per fare meglio di quanto fatto in passato. Se questa squadra sia più forte meno lo vedremo solo quando scenderemo in campo alla domenica, ma sono convinto che sappia fare meglio. Sono a disposizione del mister. So adattarmi ovunque voglia mettermi e pronto per dare il mio contributo. Gorini sa cosa vuole e cercheremo di seguirlo al meglio per ottenere grandi risultati». Filippo Artioli, uno dei quattro confermati rivela come i biancocelesti passano il tempo libero: «C’è chi gioca a carte, chi a scacchi oppure con i tradizionali giochi di società nella saletta dell’hotel». Quindi un messaggio ai tifosi che domenica hanno incitato dalla tribunetta del comunale “Zuliani”: «Mi sento di dire che ce la metteremo tutta. Daremo tutto noi stessi. Sono convinto che la forza del gruppo poi verrà fuori e che ci toglieremo insieme a loro delle grandi soddisfazioni sia personali che collettive».
ENFANT DU PAYS
Due i trevigiani, entrambi nel gruppo Under. Daniel Perin, centrocampista, classe 2006, scuola Vittorio Falmec: «È il mio primo ritiro, quindi all’inizio non è stato semplicissimo. Però mi sto integrando. Fin da piccolo gioco a calcio. Ho iniziato a 4 anni e non ho mai smesso. Mi ispiro a Toni Kroos: statura e stile. Voglio dare tutto, migliorarmi, imparare dai veterani. Mi dicono di giocare sereno, senza pressioni». Dalla Primavera 2 dalla Spal dopo essere stato lanciato da Caerano e Giorgione, il terzino Massimo Rizzotto, classe 2007, è tornato nella Marca: «La squadra mi sembra molto forte, per me cambia musica rispetto alla Primavera. Il salto di categoria tra i senior fa parte del percorso di un calciatore se vuoi arrivare ad alti livelli. Mi farà crescere tantissimo. Un onore rappresentare la mia provincia».