PORDENONE - Coltivare insalata, pomodori o erbe aromatiche a pochi passi da casa, dentro un rettangolo di terra comunale, con la libertà di piantare e curare ciò che si vuole. È questa la formula degli orti urbani di Pordenone: piccoli appezzamenti assegnati a cittadini e cittadine che desiderano mettere le mani nella terra e raccoglierne i frutti. Il tutto a fronte di un canone annuo contenuto: 72 euro l'anno per ciascun lotto, ridotto a 37 euro per quelli più piccoli. L'importo viene versato entro il 31 gennaio di ogni anno, come stabilito dal regolamento comunale. Nonostante la cifra simbolica, qualcuno ha smesso di pagare. Lo certifica una recente determinazione del Comune: sei documenti insoluti per canoni non corrisposti tra il 2019 e il 2024, per un totale di poco più di 600 euro comprensivo di more e spese. L'amministrazione ha dunque attivato le procedure per la riscossione coattiva, affidandone la gestione a Gsm. «È necessario mettere a ruolo alcune partite relative alle entrate patrimoniali per le quali i solleciti di pagamento non sono andati a buon fine», si legge nella determinazione del Settore servizi finanziari del Comune dove emerge che mancherebbero in cassa 528,29 euro che con interessi (9,73) e spese (66,65) porta alla cifra di 605,37 per la quale è stata avviata la procedura coattiva.