PORDENONE - Che si sentano street artist o vogliano emulare Keith Haring o, semplicemente, pensino di essere writer, devono tenere presente che la pratica del lettering o qualsiasi altra legata al graffiti writing senza autorizzazione ha un solo nome: vandalismo. Ignoti con uno stile discutibile e non degno di nota artistica hanno nuovamente imbrattato alcune zone della città, in particolare il vicolo che dal Bronx porta a corso Vittorio. Era appena stato ripulito.
I FATTI
«È spiacevole commentare gesti simili, specialmente per Pordenone che si trova ai vertici come città sicura e tranquilla – dichiara il sindaco Alessandro Basso – quindi, sicuramente intraprenderò una vera e propria crociata collaborando con l’assessore alla sicurezza, con il comandante della polizia municipale, il prefetto e questore, con cui sono in continuo contatto diretto e quotidiano, naturalmente con Gea per il ripristino, con l’obiettivo che tali situazioni non si possano ripresentare. Tutte le politiche relative alla sicurezza verranno non solo mantenute, ma anche potenziate». Gli armigeri di Guardia tra i vicoli dei Borghi medievali, che durante il periodo medievale controllavano in ogni meandro, avranno detto migliaia di volte “è mezzanotte e tutto va bene”, ma in questo momento non va per nulla bene, direbbero i moderni stewart, visti gli imbrattamenti continui nella zona di Borgo Sant’Antonio. Dall’altra parte, la mano ferma del sindaco, che proprio per deformazione professionale, non tollera atti di vandalismo, punta sempre alla crescita di una coscienza civica e di una cultura del decoro, lontanissime dal deturpamento di spazi pubblici.
I responsabili possono essere giovani che, con ogni probabilità, non hanno nulla di meglio da fare che distruggere, rovinando il lavoro meticoloso di chi si sta impegnando a rendere proprio la zona del Centro Valle un r gioiello, a misura proprio di quegli studenti che nella vita si impegnano per avere un’alta professionalità e mettersi a disposizione del territorio per farlo crescere. Da un lato i bulletti che non hanno capacità da mostrare, dall’altra ragazzi impegnati a costruire una vita piena. Due tipologie di ragazzi completamente differenti: il nulla che avanza contro la serietà dello studio. Ed è proprio a questi ultimi giovani che la città si sta rivolgendo, affinché si possa arginare la fuoriuscita di cervelli che trovano maggiori opportunità di impiego e di uno stipendio elevato.
IL QUADRO
Proprio questa zona, nei pressi di Borgo Sant’Antonio vicino al caratteristico vicolo delle Mura, che è stata riqualificata da pochi anni con pavimentazione di pregio, è stata presa di mira da chi lascia in giro rifiuti dopo aver assaporato un fugace pasto. Già la Gea aveva provveduto con una squadra a pulire, ma oggi, nuovamente, si prova amarezza per chi non comprende che vivere in una città ordinata e a misura di giovani possa rendere la vita più gioiosa. Invece, attorniarsi di scarabocchi senza né arte né parte contribuisce al degrado.
Tutte queste energie giovanili, quindi, potrebbero essere incanalate in una direzione utile alla collettività, con i centri giovanili l’amministrazione comunale opera anche per contrastare la fragilità sociale. Ed è proprio che visti gli sforzi fatti nei quartieri diviene impossibile accettare che nel salotto buono della città Capitale della cultura 2027 operino dei vandali. Dunque, ogni singola lettera dei graffiti verrà cancellata, si punta all’immediato ripristino della legalità. Poi se verranno rintracciati i writer abusivi, scatteranno delle misure probabilmente non solo sanzionatorie e riparatorie ma anche educative. Ogni singolo euro speso per la sistemazione del vicolo, secondo il sindaco Alessandro Basso deve rientrare nelle casse del Comune.