Incendi a catena a Soffranco: il sospetto del piromane. E in Agordino le fiamme attorno alle baite si combattono con i lanci di neve

martedì 8 aprile 2025, 10:15 - Ultimo agg. 10:16
Incendi a catena a Soffranco: il sospetto del piromane. E in Agordino le fiamme attorno alle baite si combattono con i lanci di neve
di Redazione Belluno
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LONGARONE (BELLUNO) - Il vento non forte ma gagliardo che ieri (7 aprile) ha soffiato sulla provincia nelle aree in quota e la siccità potrebbero essere stati due degli elementi fondamentali nello sviluppo di altrettanti incendi che hanno tenuto impegnate le squadre della Protezione civile regionale e i vigili del fuoco a Longarone e a Rocca Pietore.

A Soffranco

Il primo allarme è stato lanciato da una persona che aveva notato una colonna di fumo chiaro levarsi dalla zona di Soffranco, un'area boschiva che anche nelle scorse settimane era stata devastata da roghi in successione. L'elicottero dei vigili del fuoco ha dovuto compiere decine di passaggi dal punto di rifornimento idrico, assicurato dai vigili del fuoco volontari di Val di Zoldo a Igne fino alla verticale delle fiamme. In serata erano ancora in corso le operazioni di bonifica e oggi con la luce del giorno saranno eseguiti ulteriori sopralluoghi per verificare che tutti i focolai siano spenti. Vento e siccità dunque, ma non solo: il sospetto che si tratti di incendi dolosi si sta facendo largo, considerato che l'area è sempre la stessa, i vigili del fuoco stanno raccogliendo tutte le indicazioni per accertare la loro causa. Anche in passato l'area montuosa sovrastante la frazione era sta devastata per giorni, ma le cause di quei roghi che avevano tenuto con il fiato sospeso gli abitanti più in basso, non sono mai state accertate. Il sospetto è dunque che ad agire possa essere un piromane.

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