TREVISO – Il ferimento mortale di Francesco Favaretto è stato compiuto con violenza e ferocia e, non da ultimo, c’è il pericolo che -con una misura cautelare più leggera del carcere- i suoi carnefici possano reiterare il reato. Toluwaloju Mclinkspual Ade, 19 anni, e Angelo Riccardo Ozuna, di 18, i due principali responsabili dell’omicidio del 22enne, morto per le ferite riportate nell’agguato del 13 dicembre in via Castelmenardo, restano pertanto rinchiuso nella casa circondariale di Santa Bona. Lo ha deciso il tribunale del Riesame che doveva esprimersi sulla richiesta avanzata dagli avvocati difensori di concedere ai loro assistiti gli arresti domiciliari in attesa del processo che vedrà i due giovani alla sbarra per l’omicidio del ragazzo, assalito a coltellate e bottigliate nella centralissima strada cittadina per una questione di droga.