Alex Marangon in fuga dall’abbazia dei misteri, spunta il video: c'è un’ombra che lo segue e si sente gridare «No, no»

martedì 9 luglio 2024, 01:35 - Ultimo agg. 17:42
Alex Marangon in fuga dall’abbazia dei misteri, spunta il video: c'è un’ombra che lo segue e si sente gridare «No, no»
di Valeria Lipparini
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VIDOR La verità sulla morte di Alex Marangon, il barista 25enne di Marcon, massacrato di botte e ritrovato cadavere su un isolotto del Piave il 2 luglio, potrebbe arrivare dalle telecamere che lo hanno ripreso mentre corre fuori dall’abbazia di Santa Bona a Vidor (Treviso) dove aveva partecipato a un rito sciamanico sabato 29 e domenica 30 giugno. È stato sentito parlare tra sé e sé e urlare «No, no» prima di scappare fuori dall’abbazia, seguito dai due curanderi colombiani che partecipavano alla cerimonia nelle colline dell’Unesco. I due colombiani hanno lasciato l’Italia la domenica stessa, ma per bocca dell’organizzatore Andrea “Zu” Zuin, che è in contatto con loro, si dicono pronti a collaborare con gli inquirenti. Intanto, il sindaco di Vidor, Mario Bailo, conferma: «I filmati delle quattro telecamere comunali sono stati consegnati ai carabinieri che li visioneranno». Sembra che in un frame relativo a sabato notte si veda un giovane che scappa inseguito da un’altra persona. Che sia Alex? È tutto da verificare.

Intanto l’abbazia ha chiuso i battenti. Una decisione voluta dal conte, proprietario del bel feudo che si affaccia sul Piave, Giulio Da Sacco «per rispetto a quanto è successo e in attesa che la questione venga definita». Tra quelle mura, o nelle immediate adiacenze, si è consumato un delitto orrendo. Di questo sembra essere convinta la procura trevigiana dopo l’esito dell’autopsia sul corpo del giovane barista, che parla di profonde ferite alla testa, costole rotte, un’emorragia interna polmonare che gli ha fatto perdere quasi un litro di sangue e traumi alle gambe. Ferite incompatibili con una caduta. Tanto che si indaga per omicidio volontario e non più per morte in conseguenza di altro reato.

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