L'identificazione
Già la descrizione dell'uomo e le modalità della rapina avevano indirizzato gli inquirenti verso un uomo padovano, appunto Gazzabin, arcinoto alle forze dell'ordine proprio per le decine di analoghi assalti commessi in zona negli anni precedenti. Ne sono seguiti numerosi pedinamenti, che hanno permesso di notare come il sospettatto indossasse spesso un giubbotto e delle scarpe perfettamente corrispondenti a quelli descritti addosso al rapinatore. Non solo, perché l'uomo possedeva uno scooter Kymco che è risultato essere lo stesso usato dal rapinatore per raggiungere il luogo dove ha poi abbandonato la moto. Infine le fattezze del sospettato, più volte fotosegnalato e quindi presente nel database, sono state confrontate con le immagini del bandito registrate dalle telecamere, fornendo anche in questo caso una corrispondenza.