Alberto Favretto, la macelleria chiude dopo 62 anni. Era l'unica rimasta nella frazione di Croce: «Tanto lavoro per una persona sola e troppe spese per assumere altri»

Alberto Favretto è costretto a chiudere la sua attività per le spese troppo alte

giovedì 22 maggio 2025 di Emanuela Furlan
Alberto Favretto, la macelleria chiude dopo 62 anni. Era l'unica rimasta nella frazione di Croce: «Tanto lavoro per una persona sola e troppe spese per assumere altri»

VENEZIA - Chiude la storica macelleria Favretto di Croce, l'unica rimasta nella frazione di Musile. Dopo 62 anni di attività, sabato 24 maggio il titolare Alberto Favretto tirerà giù per l'ultima volta la serranda del negozio in via Croce 73, lungo la strada principale della località.

Una decisione non dovuta all'anzianità del macellaio: Alberto Favretto ha 53 anni ed è in piena forma fisica, ha ancora alcuni lustri di lavoro prima di andare in pensione. E neppure per la scarsità di clientela, perché sono in tanti a frequentare la sua bottega.

Scelta obbligata 

«Ho troppo lavoro per una persona sola, ma c'è poco reddito per poter assumere un dipendente - dice il macellaio - Le spese sono alte, i costi di gestione sono ormai insostenibili per una piccola attività come la mia. Nessuno si è fatto avanti per subentrare nella conduzione della macelleria. Così, a conti fatti, chiudere è stata una scelta obbligata».

Azienda storica 

La famiglia Favretto aveva iniziato a dedicarsi all'attività a Croce nel 1958, quando il nonno Giovanni aveva acquistato l'immobile sul fronte strada in cui già era aperta la macelleria Quintavalle, pensando al futuro del figlio Arnaldo, che aveva imparato il mestiere a Fossalta. Nei primi anni '60 il giovane Arnaldo preparava la carne in negozio e poi la domenica mattina l'andava a vendere in un bar di Millepertiche, dove si fermavano le donne a fare acquisti all'uscita da messa. Quando il precedente macellaio nel 1963 aveva aperto la propria bottega a 100 metri dal negozio, papà Arnaldo aveva inaugurato la macelleria Favretto, che ha gestito fino al 2000.

È stato in quell'anno che il figlio Alberto, che già l'affiancava da quando aveva 18 anni, è subentrato nella conduzione del negozio di famiglia. Fino ad oggi quando, dopo 25 anni di lavoro, ha deciso di chiudere bottega. Ma non per questo cesserà il mestiere. Alberto Favretto, sposato e con due figlie, ha già trovato lavoro nel reparto macelleria del supermercato Maxì di Musile. «Oggi è più conveniente essere un dipendente che avere un'attività in proprio, visti i costi che si devono sostenere» commenta il macellaio. E prima di chiudere il negozio, ringrazia tutti i suoi fedeli clienti che per tanti anni hanno frequentato la macelleria della famiglia Favretto.

Ultimo aggiornamento: 17:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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