Le occupano il garage per ospitare i migranti: magazzino diventa un bivacco tra escrementi e immondizia

Gli occupanti: «Siamo amici di una famiglia in affitto nella palazzina». La proprietaria va in Comune e dai carabinieri

domenica 29 giugno 2025 di Mauro Favaro
Le occupano il garage per ospitare i migranti: magazzino diventa un bivacco tra escrementi e immondizia

MANSUE- Letti e divani sgangherati, escrementi per terra, scritte sulle pareti, siringhe, sedie rotte, batterie di auto e immondizia di ogni tipo. È solo una parte di quanto trovato all’interno di un magazzino seminterrato occupato abusivamente da alcuni gruppi di migranti africani. Una famiglia di colore che abita in affitto in un appartamento al primo piano della stessa palazzina ha sostanzialmente trasformato lo spazio in un mini-hub di accoglienza, se di accoglienza si può parlare, viste le condizioni. Peccato però che il magazzino non solo è inagibile ma ha anche altri proprietari. Insomma, non c’entra nulla con l’alloggio. E la legittima proprietaria, un’imprenditrice della zona, ha faticato a credere ai proprio occhi quando ha rimesso piede nel proprio locale. Lei lo aveva lasciato completamente vuoto, chiudendo l’accesso indipendente a chiave. Ma la serratura è stata scardinata. E da quel momento lo spazio è stato trasformato in un vero e proprio bivacco abusivo. L’imprenditrice si è già rivolta al Comune e ai carabinieri di Fontanelle. Ma per ora non sembra esserci una via d’uscita.

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IL CONFRONTO

È stato il continuo via vai di gruppi di stranieri nella zona a insospettire i proprietari del magazzino. Dopo essersi resi conto di quello che stava succedendo, hanno provato ad andare a parlare con gli occupanti. «Ci siamo trovati davanti tutto quel materiale accatastato, sporcizia ovunque, siringhe ed escrementi lasciati a terra - racconta la donna - l’altro ieri, poi, abbiamo trovato dentro un giovane di colore che dormiva». Gli è stato detto che non poteva stare lì. «Ma cosa volete? Io lavoro», è stata la risposta. Di seguito il ragazzo ha provato a spiegare che lui e le altre persone che usano il magazzino conoscono la famiglia a sua volta arrivata dall’Africa che abita in affitto al primo piano: «Usiamo il loro garage». La famiglia in questione, però, ha preso l’alloggio in affitto da altri. E il magazzino è proprio un’altra cosa. I proprietari sono anche andati a suonare il campanello dell’appartamento al primo piano. Ma qui è arrivata solo la conferma che la famiglia conosce le persone entrate nel magazzino. Senza altre spiegazioni: «Sono nostri amici che si danno il cambio lì dentro quando serve». Nient’altro.

 

L’ULTIMATUM

«Abbiamo detto alle persone che hanno occupato il magazzino - mette in chiaro la proprietaria - devono andarsene nel giro di una settimana, sgomberandolo da tutto quello che hanno portato dentro». «Ma a loro sembra proprio non importare nulla», aggiunge allargando le braccia. Non basta. Di seguito ha segnalato la situazione sia al Comune che ai carabinieri. «Entrando nel locale ci siamo imbattuti in sporcizia, escrementi e anche siringhe. Non vogliamo avere delle responsabilità nel caso in cui dovesse succedere qualcosa - sottolinea l’imprenditrice - anche se una persona dovesse morire per un infarto improvviso, ad esempio, dovremmo risponderne noi?». Al momento i legittimi proprietari hanno solo ricevuto il suggerimento di svuotare il magazzino e di chiudere l’accesso in modo definitivo. «Ma io dovrei portare fuori anche gli escrementi di chi l’ha occupato e, dopo averlo trovato vuoto e pulito, l’ha ridotto in questo stato? - conclude incredula l’imprenditrice - è una cosa che non ha alcun senso. Si tratta di una situazione che di solito si vede in televisione. Invece è opportuno che tutti sappiano che capita anche in queste zone, dove magari qualcuno non penserebbe». Lei si è già messa in contatto con una persona per saldare definitivamente la porta. Ma si procederà solamente quando il magazzino sarà stato effettivamente sgomberato.

Ultimo aggiornamento: 13:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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