TREVISO - La Questura intensifica i controlli contro i furti attraverso il dipartimento di prevenzione crimine.
IL VADEMECUM
Sul vademecum della Questura si raccomanda di tenere sempre la porta chiusa a chiave, anche quando si è in casa, e di non conservare grosse somme di denaro o oggetti di valore. Chi possiede una cassaforte dovrebbe custodirne chiavi e codici in luoghi separati e non facilmente accessibili. È fondamentale rendere sicuri gli accessi all'abitazione installando porte blindate, serrature antifurto, infissi con vetri antisfondamento, sistemi di allarme e videosorveglianza. Anche il contatore della luce, se situato all'esterno, va protetto per evitare che venga manomesso e la corrente disattivata. Particolare attenzione deve essere riservata agli sconosciuti che si presentano come tecnici o operatori di enti come Inps, Enel, Gas o Rai: spesso si tratta di truffatori che, con la scusa di controlli o verifiche, cercano di introdursi nelle abitazioni per sottrarre denaro o beni. Durante i periodi di assenza, è consigliato simulare la presenza in casa lasciando accese una luce o la televisione. È buona norma chiudere sempre bene porte e ingressi del palazzo e non lasciare le chiavi sotto lo zerbino o in altri nascondigli ovvi. Anche biglietti o messaggi lasciati sulla porta come "lasciare sul pianerottolo" oppure "torno venerdì" possono segnalare l'assenza ai malintenzionati. La polizia poi invita a condividere i programmi di viaggio solo con persone fidate ed evitare di postare in tempo reale sui social le proprie vacanze. Infine, se al rientro si nota che la porta è aperta o ci sono segni di effrazione, è essenziale non entrare e contattare subito le forze dell'ordine, poiché il ladro potrebbe trovarsi ancora all'interno. In questi casi, infatti, la questura fa spesso affidamento sul reparto di polizia scientifica.
L'IDENTIFICAZIONE
La Questura promette di continuare a tenere alta l'attenzione in via Roma nonostante la fine della "zona rossa". Nel corso dello scorso fine settimana sono state identificate 500 persone. In piazzale Duca D'Aosta è stato identificato un cittadino tunisino ventiduenne, irregolare sul territorio nazionale e già espulso nell'ottobre 2022. È stato arrestato per la violazione del divieto di reingresso in Italia e, dopo la convalida dell'arresto da parte dell'autorità giudiziaria, è stato condotto al centro di permanenza per il rimpatrio di Gradisca, in vista di una nuova espulsione. Il bilancio dei precedenti 40 giorni di zona rossa è stato di oltre 4500 persone identificate, tra cui circa 1800 cittadini extracomunitari. Sono stati emessi 14 provvedimenti di allontanamento per soggetti con precedenti legati a stupefacenti, armi, contro la persona o contro il patrimonio.