VITTORIO VENETO - Si presenta all’ufficio anagrafe del Comune e si incatena ad una delle sedie dell’area di attesa, dando avvio all’ennesima protesta per un documento di stato civile che aveva richiesto agli uffici un paio di settimane fa e la cui pratica era già conclusa. Protagonista ieri mattina un anziano vittoriese che già la scorsa settimana si era presentato, sempre protestando, all’anagrafe, in quella occasione con un cartello in cui aveva vergato frasi poco lusinghiere verso i dipendenti comunali e il lavoro svolto.
IL CASO
Secondo la ricostruzione fornita dal Comune, l’uomo ieri mattina si è presentato per la terza volta all’ufficio anagrafe nel giro di un paio di settimane. La scorsa settimana la protesta con il cartello e l’allontanamento. E ieri mattina, poco dopo le 9, l’uomo si è presentato anche con delle catene con le quali si è incatenato ad una sedia, destando subito preoccupazione tra i dipendenti e lasciando esterrefatto chi stava attendendo il proprio turno. «Nemmeno sembrava intenzionato a rivolgersi agli uffici per avere informazioni riguardo alla sua pratica, che come da accordi era già stata conclusa la scorsa settimana – dicono dal municipio –. Stante l'evidente stato di disagio in cui versava la persona sono intervenuti nuovamente gli agenti di polizia locale che sono riusciti a calmarlo. Gli uffici hanno quindi consegnato all'interessato la documentazione richiesta e hanno chiuso il procedimento».
Dell’accaduto sono stati informati l’assessore ai servizi demografici Giulio De Antoni e il sindaco Mirella Balliana. «Siamo davvero dispiaciuti per l'accaduto, assicurando che il nostro personale è sempre disponibile, come successo anche oggi, a risolvere le diverse problematiche e a dare puntuale risposta alle richieste dei cittadini, nel rispetto delle normative e dei tempi necessari alla istruzione delle pratiche» ha affermato il sindaco commentando l’accaduto.