VITTORIO VENETO (TREVISO) - Sarà il papà di Alice Toniolli a presentare l’eventuale querela a nome della giovane ciclista, per fare chiarezza sull’incidente di gara in cui la 19enne trentina è rimasta gravemente ferita.
LE CONTESTAZIONI
Agli indagati verrebbe contestata la mancata messa in sicurezza del circuito. In particolare del parapetto del ponte contro cui Alice è andata a sbattere durante la gara. Secondo il magistrato, l’organizzatore avrebbe dovuto segnalare il pericolo rappresentato da quel muretto e rivestirlo con protezioni in grado di attutire eventuali urti (come un paracolpi in gommapiuma). Mentre la direzione di corsa avrebbe dovuto segnalare all’organizzazione l’assenza delle misure di sicurezza. Al momento, comunque, l’iscrizione dei tre nel registro degli indagati è un atto di garanzia, per permettere loro di partecipare a eventuali perizie nominando propri consulenti. Nel corso delle indagini è caduta l'aggravante relativa al fatto che non sarebbero state rispettate le normative in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro. La giovane atleta è, infatti, legata alla Top Girls da un accordo che la inquadra come ciclista dilettante e, non essendo professionista, non è ipotizzabile l’aggravante dell’infortunio sul lavoro. Alice, intanto sta continuando la riabilitazione all’ospedale di Trento. Le sue condizioni sono stabili, ma c’è il rischio che alcune lesioni subìte siano permanenti.