Inquinamento, il nuovo anno porta le polveri sottili: valori oltre i limiti in tutta la pianura friulana

Pordenone, Pasiano e Brugnera le cittadine con i livelli più alti di smog

venerdì 3 gennaio 2025 di Marco Agrusti
Inquinamento, il nuovo anno porta le polveri sottili: valori oltre i limiti in tutta la pianura friulana

Una grande macchia rossa, corrispondente a tutta la pianura, sia alta che bassa. Con valori che hanno oltrepassato la soglia limite anche di dieci “punti”. Fortunatamente, nelle prossime ore la situazione dovrebbe migliorare, soprattutto grazie all’entrata di quella che in questi casi è l’alleata numero uno dell’aria, cioè la Bora. L’inizio dell’anno, però, è stato contraddistinto nella metà più popolosa della nostra regione da un ritorno sgradito: l’inquinamento, che in diversi paesi ha superato i livelli d’allarme.

 
Il quadro


In questi casi la colpa è sempre la stessa: il ristagno. L’alta pressione degli ultimi giorni del 2024 e delle prime ore del 2025, infatti, ha tenuto lontane dal Friuli Venezia Giulia tutte le perturbazioni.

Ma ha fatto rimanere in sospensione nell’area le microparticelle più inquinanti. Prima fra tutte il Pm10, cioè le cosiddette polveri sottili. Ed è scattato l’allarme, anche se per far attivare le misure di emergenza sono necessari almeno tre giorni consecutivi di sforamento dei limiti. Il quadro che si vedeva ieri mattina era però uniforme, tendente al peggio. La cartina geografica proposta giornalmente dall’Arpa del Friuli Venezia Giulia presentava una grande macchia rossa equivalente alla pianura. Si parte da Pordenone città, dove i valori del Pm10 ieri hanno lambito quota 70 microgrammi contro i cinquanta previsti come limite di sicurezza. Quota settanta non solo lambita, ma superata, a Pasiano di Pordenone. In questo caso ci si avvicina alla vera zona rossa dell’inquinamento regionale, che corrisponde alla fascia di confine con la provincia di Treviso, dove gli effetti della conca padana si fanno sentire con più forza. Superato il limite pure a Sacile, con un picco registrato ieri pari a 63 microgrammi di microparticelle nocive. Quattro “punti” in più per Brugnera, un altro comune sempre esposto alla diffusione delle polveri sottili. Stesso livello, pari a 67 microgrammi, per quanto riguarda Prata di Pordenone. I valori, per quanto riguarda il Friuli Occidentale, scendono man mano che ci si allontana dal confine con il Veneto. Tra Zoppola e Casarsa della Delizia, infatti, si passa a livelli che si aggirano attorno ai sessanta microgrammi. pur sempre al di sopra della norma.

 
Friuli centrale


La provincia di Udine solitamente viene “risparmiata” dalle ondate di inquinamento. Ma stavolta non è andata così, perché l’alta pressione combinata al ristagno atmosferico hanno portato un innalzamento delle polveri sottili anche nella zona centrale del Friuli Venezia Giulia, fino ai comuni costieri o che si affacciano sulla laguna. E nemmeno la città di Udine si è salvata, dal momento che ieri mattina presentava livelli di polveri sottili (si parla sempre di Pm10) pari a sessanta microgrammi. Una quota alta, per le medie del capoluogo friulano. Peggiore la situazione nella Bassa, con Latisana che la quota di sessanta microgrammi l’ha addirittura superata. I valori sono rientrati nella norma, cioè al di sotto dei cinquanta microgrammi, solamente vicino alla pedemontana.

 
I timori


Dopodomani il Friuli Venezia Giulia vivrà uno dei momenti tipici della sua tradizione natalizia: quello dei falò epifanici, che per due giorni arderanno su tutto il territorio regionale. Il vento da Nordest darà una mano, ma crescono i timori per un ulteriore peggioramento della concentrazione di polveri sottili nei bassi strati dell’atmosfera. 

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