Francesco Di Virgilio, morto in Cina a 70 anni il patologo e docente del Bo: mondo accademico in lutto

Il professore abitava con la moglie a Polverara. Era legato anche all'ateneo di Ferrara. Si trovava in viaggio per lavoro

martedì 15 ottobre 2024 di Nicola Benvenuti
Francesco Di Virgilio, morto in Cina a 70 anni il patologo e docente del Bo: mondo accademico in lutto

PADOVA - Profondo cordoglio nel mondo accademico per la tragica e improvvisa scomparsa, a 70 anni, del professor Francesco Di Virgilio, apprezzato docente delle Università di Padova e Ferrara, avvenuta durante un viaggio di lavoro in Cina.

La notizia ha scosso profondamente la comunità scientifica e accademica, non solo a livello nazionale ma anche internazionale.

Il suo straordinario contributo alla medicina, alla ricerca biomedica e alla formazione accademica lascia un'eredità importante. La morte è avvenuta improvvisamente in Cina, domenica 22 settembre, dove si trovava per motivi professionali.

La carriera

Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia all'Università di Padova nel 1979, sotto la guida autorevole del professor Giovanni Felice Azzone, ha iniziato la sua carriera scientifica affiancando il professor Tullio Pozzan. Da subito, il dottor Di Virgilio ha mostrato un grande interesse per la ricerca, proseguendo la sua formazione con periodi di studio all'estero, dapprima presso l'University College di Londra e successivamente alla Columbia University di New York.

Nel 1986 è tornato all'Università di Padova come professore associato di Patologia Generale, ma è stato nel 1992, con il trasferimento all'Università di Ferrara, che la sua carriera ha subito una svolta decisiva. Nominato professore ordinario di Patologia Generale nel 1994 e successivamente professore ordinario di Patologia Clinica nel 2006, a Ferrara ha lasciato un'impronta indelebile, contribuendo al rinnovamento della Scuola di Patologia Generale, che grazie alla sua guida è divenuta un centro di eccellenza riconosciuto a livello internazionale.

Il cordoglio

In una nota gli autorevoli docenti Paolo Pinton dell'Università di Ferrara e Rosario Rizzuto, già magnifico rettore di quella patavina scrivono: "Francesco Di Virgilio è stato un pioniere nella comprensione di malattie complesse, in particolare delle patologie infiammatorie e immunologiche. Le sue ricerche sull'Atp e sul recettore P2X7, di cui è considerato il "padre", hanno aperto nuove prospettive nella lotta contro queste malattie, e il suo lavoro, pubblicato su prestigiose riviste scientifiche internazionali, continuerà a essere un punto di riferimento per generazioni di ricercatori. Il suo nome resterà indissolubilmente legato ai progressi nel campo della biomedicina".

Con la moglie Dorianna Sandonà, docente all'Università patavina, il professor Di Virgilio abitava da molti anni a Polverara, in un contesto agreste. «Era un uomo di profonda umanità, oltre che appassionato docente e ricercatore e trasmetteva a tutti noi i valori fondamentali di etica e rispetto per le istituzioni», afferma nome degli amici di Polverara, Francesco Marzotto. Ed aggiunge: «Ce lo ricordiamo quando, anni fa, accettò con umiltà di fare il consigliere comunale del nostro piccolo paese, Polverara».

Le esequie sono state celebrate nella chiesa di Polverara, mentre la salma sarà inumata nel cimitero di Olle di Borgo Valsugana, in Trentino, paese di origine della moglie Dorianna.
 

Ultimo aggiornamento: 11:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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