All'aeroporto, ad accoglierla, un enorme mazzo di rose e i sorrisi del presidente Tokayev. Poi, lungo la strada su cui svetta l’arco di trionfo, una schiera di tricolori e bandiere kazake. E una sua gigantografia formato cartellone pubblicitario: «Benvenuta ad Astana, onorevole Giorgia Meloni». È entrata nel vivo la prima missione in Asia centrale della premier. Prima a Samarcanda, nell’antica capitale della via della Seta, dove la leader di Palazzo Chigi ha firmato accordi commerciali per tre miliardi. Materie critiche, energia, nucleare. Sulla piazza Registan, il cuore della città vecchia tra le porte imponenti e le cupole azzurre delle madrase, erano così soddisfatti della visita che hanno perfino ribattezzato una strada: «Via Roma», in omaggio all’Italia e alla rinnovata partnership «strategica» con Tashkent.