VITTORIO VENETO - Lo hanno sorpreso mentre si godeva una vacanza nella riviera romagnola: Mariglen Bequaj, cittadino albanese ricercato a livello nazionale per una serie di rapine in banca avvenute con un complice nel 2024 in diverse località del Nord Italia, comprese Vittorio Veneto e Meduna di Livenza, è stato sorpreso e arrestato dalla polizia di Stato a Cervia. Su di lui pendevano due ordinanze di custodia cautelare emesse dai tribunali di Bolzano e Treviso per reati contro il patrimonio: rapine perpetrate a danno di almeno tre banche, con l’uso di armi quali taglierini e fucili d’assalto. È stato portato in carcere a Ravenna. L’arresto è il frutto di un’ampia attività investigativa avviata e condotta dal nucleo operativo dei carabinieri di Vittorio Veneto, coordinato dal capitano Francesco Galante: lo scorso anno, il 6 giugno 2024, avevano già portato alla cattura del suo presunto complice, Dritan Toraj. Era stato rintracciato a Caorle e, durante l’arresto, erano stati sequestrati anche 15 chilogrammi di hashish che nascondeva in casa sua. Secondo gli investigatori, per spostarsi ed eludere i controlli nell’area Schengen, il bandito utilizzava diversi alias, travestendosi. E così deve aver fatto anche Bequaj, ultimo tassello mancante, che però - dopo una presumibile fuga all’estero - è stato tenuto d’occhio e monitorato per diversi mesi, poi arrestato in un momento di relax, al mare.