La Procura si affida a due esperti di sicurezza nei luoghi di lavoro per fare chiarezza sulla morte di Daniel Tafa, il 22enne di Vajont colpito e ucciso la notte del 25 marzo da due schegge metalliche schizzate dallo stampo-pressa robotizzato a cui stava lavorando alla Stm Srl di Maniago. Dopo l'autopsia, che ha evidenziato due lesioni sul corpo del giovane, il sostituto procuratore Andrea Del Missier si appresta a conferire l'incarico per quella che potrebbe essere la perizia decisiva per stabilire che cosa sia successo durante la fase della lavorazione di un pezzo di metallo. Due i periti a cui l'8 aprile la Procura conferirà l'incarico. Sono Federico Lui di Tavagnacco, tecnico della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro, e l'ingegner Manuel Forchiassin di Fossalta di Portogruaro, anche lui specializzato in questo ramo. Il 22 aprile è previsto l'accertamento sul macchinario attualmente sotto sequestro alla Stm.