TREVISO – Claudio Pagotto, 59 anni, e Andrea Massolin, 53 anni, titolari delle loro rispettive aziende, lottano tra la vita e la morte nelle sale di rianimazione e di terapia intensiva degli ospedali in cui sono ricoverati. Sottoposti a operazioni chirurgiche e trattamenti farmacologici, rimangono in un limbo da cui, secondo alcune indiscrezioni, si vede fortunatamente trasparire qualche speranza. Entrambi soccorsi e trasportati in condizioni critiche dopo un incidente avvenuto sul lavoro, si trovano dopo diversi giorni in situazioni ancora molto gravi e due comunità, quella di Arcade e quella di Ponzano, continuano a tifare per loro.
Traumi diversi, ma profili comparabili: lavoratori attenti, capaci, esperti. Una leggerezza, una superficialità, un attimo di distrazione come presunta causa primaria del loro ferimento, dopo una lunga carriera non solo come professionisti ma anche come imprenditori e quindi responsabili della sicurezza. Un messaggio, quindi, rivolto a tutto il mondo dell’edilizia e degli altri mestieri potenzialmente pericolosi: non basta essere responsabili al punto garantire la completa e costante sicurezza dei propri dipendenti, bisogna accertarsi anche della propria.