Turismo, anche dopo Natale a Venezia è boom di «mordi e fuggi»: a decine di migliaia per le calli. L'assessore Zuin: «Mettiamo il ticket tutto l'anno»

La maggior parte dei turisti sono francesi (oltre il 16%), seguono britannici (11%) e americani (10%)

sabato 28 dicembre 2024 di MIchele Fullin
Turismo, anche dopo Natale a Venezia è boom di «mordi e fuggi»: a decine di migliaia per le calli. L'assessore Zuin: «Mettiamo il ticket tutto l'anno»

VENEZIA - Calle de la Regina, non si passa. Ponte del Lovo, non si passa. Ponte de le Guglie, idem. Ponte di Rialto, gruppi di famiglie e comitive che scattano foto occupando le rampe esterne. Insomma, sembra ottobre ma è la fine di dicembre, «tempo da miseria» si diceva una volta perché non si vedeva anima viva e tanti alberghi, bar e ristoranti preferivano tener chiuso.
Chi deve pedalare per spostarsi da una parte all'altra della città per motivi lavorativi si trova imbottigliato tra i gruppi che passano per «la città minore», quella delle «sconte» e le coppie di orientali, soprattutto cinesi e coreani, e francesi che girano con il navigatore dello smatphone che indica la via più breve. Un attentato da parte di Google all'ultima libertà dei veneziani, quella di scegliere le callette parallele per evitare gli ingorghi. Neppure le laterali di Sant'Aponal si salvano da Maps: bisogna armarsi di pazienza e stare in fila oppure imprecare e spingere, come qualcuno già fa.

NUMERI IMPORTANTI

Non ci saranno 70 o 80mila persone, ma diverse decine di migliaia nei giorni di Natale, Santo Stefano e ieri c'erano tutte.

Grande la percentuale di stranieri con i francesi in testa (16.68%), sempre assidui frequentatori di Venezia nei mesi di cosiddetta bassa stagione, soprattutto perché l'hanno visitata già più volte. Un buon 11 per cento è formato da britannici, seguiti a ruota dagli americani (10.18 %), dagli spagnoli (9.32%) e più a distanza dai tedeschi (7.52%). Tanti anche gli italiani da regioni esterne al Veneto e tanti i veneti, attirati anche dalla ricca l'offerta della Fondazione musei civici, con tutte le sedi aperte per le festività. E poi, il fascino di una foto in piazza San Marco con l'albero di Natale sullo sfondo e con i lampadari di Murano sotto le Procuratie.

 

GLI STRUMENTI

Una domanda è d'obbligo all'assessore ai Tributi, Michele Zuin: perché non estendere il Contributo d'accesso (la tassa per i turisti non pernottanti fino a 10 euro al giorno) per tutto l'anno dopo il mese scarso di rodaggio di quest'anno?
«Quando vedo questi afflussi mi dico: per fortuna che abbiamo uno strumento. Perfettibile, quanto si vuole, però lo abbiamo - risponde Zuin - se il 2024 è stato quello dell'introduzione, il 2025 proseguirà con la sperimentazione per un numero di giorni maggiore, con i fine settimana che iniziano dal venerdì e con l'introduzione della tariffa doppia. Nel 2026 lo strumento sarà a regime e se l'amministrazione lo vorrà (al di là del nostro mandato) potrà essere applicato tutto l'anno. Questo sistema di controllo e prenotazione sarà un patrimonio della città».
Già c'era poca stagionalità a Venezia, e quel poco di «basso» che era rimasto (tra il 21 novembre e Natale) si è perso per strada e ora c'è l'anno del Giubileo.
«Questo sistema - conclude l'assessore - è imprescindibile anche se un giorno la legge consentisse il numero chiuso. Anche nel 2025 il sistema Contributo d'accesso e Smart control room sarà testato nei periodi più caldi. Molti dicono che esentare i veneti sia stato un errore. Quella è una scelta fatta in rispetto della Regione e del suo presidente che ce l'ha chiesto. È una scelta e le ci fosse la necessità potrebbe essere anche questa riconsiderata».
 

Ultimo aggiornamento: 08:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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