Ufficio postale chiuso, protesta dei residenti lungo la Castellana: «Le altre sedi sono troppo lontane»

Gli abitanti di Trivignano scenderanno in strada sabato prossimo, 5 ottobre

lunedì 30 settembre 2024 di Fulvio Fenzo
Ufficio postale chiuso, i residenti scendono in piazza: «Le altre sedi sono troppo lontane»

MESTRE (VENEZIA) - Da una parte, verso Zelarino, c'è prima il cavalcavia da attraversare e non tutti - specialmente gli anziani - se la sentono di percorrerlo, nemmeno utilizzando il sottopasso. Dall'altra, verso Martellago, dovrebbero salire su un bus pagando il biglietto extraurbano per ritirare la pensione o per fare un conto corrente. Insomma, quell'ufficio postale a Trivignano serve eccome, nonostante Poste Italiane voglia disfarsene.

E per salvarlo, gli abitanti della frazione scenderanno in strada sabato prossimo, 5 ottobre, con un corteo sulla Castellana (in questa prima uscita senza blocco del traffico) che, partendo alle 10 dal parcheggio scambiatore, arriverà fino all'ufficio postale le cui porte sono state sbarrate dal 30 luglio scorso.


VOLANTINAGGIO

Da sabato scorso, in paese, è iniziato il volantinaggio per promuovere la protesta contro una "chiusura annunciata" (anche se non ancora formalizzata al Comune, trattandosi di un servizio pubblico). Un incontro dovrebbe tenersi nei prossimi giorni, ma la chiusura attualmente per non meglio specificati "lavori" verrà ulteriormente estesa almeno per qualche altra settimana, anche se la decisione di abbandonare Trivignano da parte delle Poste sarebbe ormai stata presa definitivamente. «Questo ufficio non può e non deve chiudere - afferma Emanuela Zanatta, consigliera comunale del Partito democratico che sta collaborando all'organizzazione di questa prima manifestazione di sabato prossimo -. Va ricordato che l'ufficio postale di Zelarino, oltre ad essere distante e "separato" dal cavalcavia, è già saturo e, sull'altro fronte, non si può chiedere a chi va alle Poste di pagare un biglietto per un bus extraurbano».


"FINTI" LAVORI

Dallo stop di fine luglio, all'indomani di un furto subito nella sede di via Castellana 225 e l'affissione di un cartello di "chiusura temporanea per lavori interni" prima annunciata fino al 31 agosto e poi fatta slittare al 30 settembre per essere adesso ancora procrastinata, nell'edificio non si sarebbero mai visti operai al lavoro. Una prova dell'intenzione delle Poste di dismettere definitivamente la filiale di Trivignano che, pur non essendo ancora confermata ufficialmente, non è stata nemmeno smentita. Un silenzio, dunque, che per gli abitanti della frazione non è che la conferma dell'imminente chiusura del "loro" ufficio «che - dicono a Trivignano - è utilizzato anche da chi arriva anche dall'hinterland percorrendo la Castellana». «In questa prima manifestazione ci limiteremo a camminare lungo la pista ciclabile a bordo strada, senza occupare la carreggiata - precisano i componenti che comitato che si è formato per salvare l'ufficio postale - ma, se non avremo certezze sulla riapertura, siamo pronti anche a mettere in atto altre proteste ben più pesanti». La speranza, a questo punto, è in un intervento del Comune con le Poste, anche se, dopo l'allarme lanciato a metà settembre, Ca' Farsetti tace ancora.

Ultimo aggiornamento: 09:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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