MESTRE - È caduto da un’impalcatura lavorando in un cantiere, poi qualcuno ha deciso di accompagnarlo a una fermata dell’autobus, abbandonandolo senza chiamare i soccorsi. Sono stati i passanti, vedendo quel giovane accasciato sulla panchina della fermata “Marzenego” di via Castellana, ad avvertire il 118. Il ragazzo, un 19enne di origini marocchine, è stato quindi portato in ospedale a Mestre. Ferito, con lesioni importanti, ma non è in pericolo di vita. Dell’episodio sono stati informati i carabinieri che, ora, stanno cercando di risalire ai datori di lavoro.
I soccorsi
Una volta sul posto, i medici del Suem hanno provato a comunicare con il giovane che, però, parlava poco l’italiano. Da quanto si è capito, il 19enne sarebbe caduto da un’altezza simile a un secondo o terzo piano. Un miracolato, se confermato. Il pronto soccorso, poi, una volta preso in carico il giovane, ha girato la segnalazione ai carabinieri che si sono messi sulle tracce del cantiere. Perché rifiutare di soccorrere un proprio collega/dipendente mettendo a rischio la sua vita? Ovviamente serviranno delle indagini approfondite per capire cosa sia successo, anche se sembra evidente, anche solo con questi elementi, che si sia trattato di un caso di omissione di soccorso. Ora si dovrà capire per quale motivo: il ferito era un lavoratore irregolare? Cosa si doveva nascondere alle autorità? Tutti aspetti su cui dovranno lavorare gli investigatori dell’Arma. Quando sarà possibile, i militari parleranno con il ragazzo proprio per capire dove lavori e chi siano i suoi capi.
I numeri
In Veneto, nel primo quadrimestre di quest’anno, sono aumentati i decessi sul lavoro: 27 contro i 21 dello stesso periodo di un anno fa, tanto che la Regione è finita ormai in “zona rossa”. Di questi, sei si sono verificati in provincia di Venezia, il doppio di dodici mesi fa, a segnare un peggioramento inequivocabile anche sul piano locale. Nel Veneziano è al trentesimo posto della classifica dei capoluoghi con una incidenza infortunistica proiettata a 13, 6 casi per milione di occupati. In generale, l’incidenza più elevata si registra nella fascia d’età degli anziani, gli ultrasessantacinquenni (19,2 per cento) e in quella compresa tra i 55 e i 64 anni (14,8), seguita dalla fascia di lavoratori tra i 15 e i 24 anni (9,6). Il settore più colpito è quello delle costruzioni.