TRIESTE - Un mese dopo il rocambolesco tentativo di furto della mattina di Natale in via Tigor, che gli era quasi costato la vita dopo una caduta di diversi metri mentre cercava di scappare, è stato rintracciato in un bar e trasferito in carcere il 36enne accusato di essere uno dei due autori del colpo.
La vicenda
La polizia ha proceduto all’arresto dell'uomo, cittadino serbo 36enne residente a Trieste, per il reato di furto in abitazione commesso tra via Tigor e via Giustinelli la mattina di Natale.
Immediatamente soccorso, era stato ricoverato in prognosi riservata all'ospedale Cattinara con fratture alle gambe e alla parte bassa del corpo.
Le indagini
Le successive indagini hanno fatto emergere a carico dell’uomo gravi indizi di colpevolezza, rilevando anche quello che viene definito come «un concreto, attuale e rilevante pericolo di recidiva specifica» per il quale il procuratore della Repubblica Federico Frezza ha richiesto e ottenuto dal giudice delle indagini preliminari di Trieste l’emissione della misura cautelare della custodia in carcere.
Il 36enne ha infatti una lunga fedina penale macchiata da plurimi precedenti sempre in tema di furti, soprattutto nelle case. Il pericolo concreto che commetta altri reati analoghi - sostengono gli inquirenti - «si ricava anche dalla personalità dell’indagato, che vanta significativi e specifici precedenti giudiziari e di polizia». Quello di Natale non sarebbe quindi un episodio occasionale ma, sempre a detta degli investigatori, «espressione tipica del suo modus vivendi illegale».
Il 36enne è stato rintracciato in un bar di Trieste, arrestato e trasferito in carcere in attesa degli sviluppi investigativi.