SAN FIOR (TREVISO) - Percorrere la Pontebbana, ieri pomeriggio, significava fare lo slalom tra tronchi e lamiere. La tromba d’aria ha colpito sia abitazioni private sia attività commerciali: dalle prime insegne piegate nella zona dei centri commerciali e dei concessionari, fino alle villette travolte da tigli e platani precipitati lungo la strada, arrivando ai capannoni industriali, come quello della Cravedi, azienda che ha uno stabilimento secondario dietro l’oratorio di San Martino ai Gai. «Non ero qui quando è successo: i dipendenti erano all’interno, ma è accaduto tutto in pochi minuti.
La lamiera del tetto si è sollevata ed è volata via» spiega Giorgio Cravedi, uno dei titolari. «I danni li potete vedere da soli». E in effetti, i danni registrati tra via Pomponio e via Nazionale sono stati tra i più ingenti: la copertura si è sparsa ovunque, così come l’isolante, ridotto a brandelli. L’auto di un dipendente è stata danneggiata. L’oratorio, invece, è stato risparmiato dal vortice. Sul posto anche il proprietario del capannone e i lavoratori di altre attività vicine, che hanno cercato di dare una mano. Danni evidenti anche al capannone del noto night club Alibi: qui un angolo della copertura ha ceduto, precipitando nel parcheggio e sulla Pontebbana. In piazza, davanti al municipio di San Fior, alcuni volontari erano già al lavoro per liberare il parco pubblico da almeno mezza dozzina di alberi caduti: tra loro anche il sindaco Gastone Martorel, munito di motosega.
LA SAGRA
A Pianzano di Godega, la situazione è a dir poco drammatica: decine e decine di alberi caduti lungo le strade comunali e il tendone della sagra collassato su se stesso. «Stavamo preparando tutti assieme la sagra di San Lorenzo, che avrebbe dovuto iniziare questo sabato – spiega uno dei volontari. – Eravamo in ventitré. Abbiamo sentito un forte vento e poi ci siamo messi al riparo. È arrivata la grandine, poi la tempesta: è durata più di quanto ci aspettassimo». La conseguenza immediata è stata il cedimento del tendone, che copriva non soltanto tavoli e panche, ma anche i chioschi in legno e due automobili, messe al riparo dalla grandine ma danneggiate dal crollo della copertura.
Un dispiacere che i volontari esprimono anche con un silenzio mesto. «Dubito che riusciremo a mettere a posto tutto entro sabato» concludono, rattristati davanti alla pesca di beneficenza. Non lontano, una famiglia osserva la propria villetta con le mani tra i capelli: si tratta di una casa lungo la Pontebbana, circondata da alberi. Almeno otto sono caduti a terra: uno ha colpito il tetto. «La nostra famiglia tiene molto a questa casa: ha più di cinquant’anni, ma la stavamo ristrutturando. Due anni fa una grandinata ci ha danneggiato il tetto. L’anno scorso abbiamo deciso di sistemarla e ora, ecco di nuovo il disastro. Abbiamo chiamato subito i vigili del fuoco, come ci è stato detto, ma non riescono a venire subito: hanno una lunga lista di interventi da completare».