Rina Biz, morta a 91 anni la fondatrice delle Acli e della cooperativa "Insieme si può": «Una pasionaria sempre attenta agli ultimi»

Pioniera del cooperativismo, aveva 91 anni. Il decesso è sopraggiunto nella notte. Quattro anni fa il libro “Pesci rossi in acqua santa” aveva celebrato la sua decennale attività

venerdì 8 novembre 2024 di Redazione Treviso
PASIONARIA Rina Biz, fondatrice della cooperatica Insieme si può e delle Acli del Veneto

ORSAGO (TREVISO) – Si è spenta stanotte nella sua Orsago Rina Biz, 91 anni, anima delle cooperative sociali e delle Acli, fondatrice di “Insieme si può”.

Una figura iconica nel mondo dell’associazionismo, non solo trevigiano ma anche veneto e nazionale. Rina era nata a Orsago da una famiglia povera, ma il suo nome ha fatto subito presa quando ha cominciato a dare voce alle categorie più svantaggiate fondando la cooperativa “Insieme si può” nel 1982. Rina Biz viene considerata un esempio di emancipazione e il suo contributo in ambito sociale, economico e cooperativo è qualcosa che ha lasciato il segno nello sviluppo del territorio.

IL LIBRO TRIBUTO

Anche per questo 4 anni fa la sua vita è stata raccontata nel libro scritto da Daniele Ferrazza: «Pesci rossi in acqua santa”, edito da Antiga. Nel quale, con la consueta umiltà, Rina Biz raccontava gli esordi ma anche le linee guida del suo operare: «Io di ostacoli ne ho trovati pochi -diceva- mi sono sempre presentata come una donna del popolo. Penso che sia stata la mia fede a guidarmi, non sapevo a che livelli sarebbe potuto arrivare tutto questo ma sentivo che c’era bisogno di una forma di tutela per queste categorie svantaggiate. Se si mette concretezza nei propri progetti tutto riesce».

Ultimo aggiornamento: 9 novembre, 14:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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