Oncologia, assenti due medici su quattro: pazienti dirottati da Oderzo a Treviso. L'Usl: «Ma tra 10 giorni si tornerà alla normalità»

A fronte delle assenze temporanee, l'unità di Oderzo è andata in crisi. E anche quella di Treviso fatica ora fatica a eseguire tutti i controlli aggiuntivi a stretto giro

mercoledì 26 febbraio 2025 di Mauro Favaro
Oncologia, assenti due medici su quattro: pazienti dirottati da Oderzo a Treviso. L'Usl: «Ma tra 10 giorni si tornerà alla normalità»

ODERZO - Solo una decina di giorni fa era stata inaugurata la nuova sede, frutto di un investimento da 400mila euro. Ma ora l’unità di oncologia dell’ospedale di Oderzo è in crisi a causa della temporanea carenza di personale. Tanto che i pazienti che devono sottoporsi ai controlli vengono dirottati a Treviso. Qui, di conseguenza, i numeri si sono impennati. E non mancano delle difficoltà sul piano delle tempistiche. A qualcuno è stato anche suggerito di protestare rivolgendosi all’ufficio relazioni con il pubblico dell’Usl della Marca. «A Oderzo c’è una carenza legata a un paio di assenze temporanee - spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell’azienda sanitaria - in questo periodo i pazienti sono stati girati a Treviso al fine di garantire comunque tutte le attività di follow up.

Tra una decina di giorni, in ogni caso, tutto tornerà alla normalità».


L’organico

Per quanto riguarda Oderzo, al momento il primario Stefano Lamon è impegnato su altri fronti. E manca anche un altro medico a causa di una caduta con gli sci. Quest’ultimo dovrebbe appunto rientrare tra 10 giorni. Ad oggi l’attività viene portata avanti da due dottoresse, Roberta Babare e Concetta Paolello. E a breve verrà aggiunto un altro oncologo con un contratto a tempo determinato. «Sappiamo che in questo momento l’oncologia di Treviso si ritrova sotto pressione a causa della mole di lavoro - specifica Benazzi - ma il trasferimento dei pazienti da Oderzo al Ca’ Foncello è legato solamente a una situazione temporanea». Qualche paziente, in particolare, si è trovato disorientato nel sentirsi dire che non avrebbe dovuto essere seguito a Treviso: «Allora dove dovrei andare a fare le visite di controllo?». Il direttore generale, però, su questo è più che mai netto. E annuncia delle verifiche: «Tutti devono essere e sentirsi subito presi in carico, ci mancherebbe - scandisce - l’aumento della mole di lavoro può portare a delle criticità, ma non esiste che si dica a qualcuno che avrebbe dovuto andare da un’altra parte». In attesa di trovare la quadra sul personale, anche a Oderzo si continua a guardare al futuro. Negli ultimi tempi l’unità di oncologia è progressivamente cresciuta, arrivando a garantire quasi 4mila prestazioni all’anno. Lo sviluppo potrebbe portare anche a una revisione dei follow up: l’idea è di allungare la cadenza dei controlli da 3 a 8 mesi, ovviamente sempre nel rispetto di tutte le linee guida. Si vedrà.


Chirurgia senologica

Dal primo marzo la Breast Unit di Treviso sarà ufficialmente diretta da Christian Rizzetto, 49 anni, già facente funzioni dopo essere subentrato a Paolo Burelli, andato in pensione. Ieri è arrivato l’annuncio formale. Dopo la laurea e la specializzazione a Padova, seguita da un’esperienza in California e da un dottorato in oncologia, Rizzetto nel tempo ha prestato servizio nella clinica chirurgica 1 dell’azienda ospedaliera patavina, nella chirurgia generale di Conegliano e, dal 2016, nella stessa chirurgia senologica del Ca’ Foncello, assumendo nel 2021 anche la guida dell’unità semplice di chirurgia senologica Treviso/Vittorio Veneto. «Gli auguro di continuare a ottenere brillanti risultati: l’ottimo lavoro che è stato fatto per garantire a tutte le pazienti del territorio di avere la medesima possibilità di accedere ai trattamenti consente di far sentire seguita la donna durante tutto il percorso di diagnosi e cura - tira le fila Benazzi - il coordinamento provinciale, condotto in modo efficiente, ha consentito una migliore distribuzione delle risorse, cosa che ad esempio ci ha permesso di effettuare a Vittorio Veneto, nel 2023, quasi 400 procedure chirurgiche».

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