TREVISO - Aumentano i reati commessi “in branco” dai minori in città, rimangono elevati quelli compiuti da stranieri in provincia, specialmente connessi ai reati predatori. È questo il bilancio della criminalità trevigiana tratteggiato alla 173esima Festa della Polizia, ieri mattina alla Camera di Commercio, alla presenza di gran parte delle autorità cittadine e provinciali. Da un anno a questa parte gli arresti della Polizia di Stato sono stati 87, con 1434 denunce (crescono quelle riferite ai minori) e 37mila controlli, destinati a salire, considerando le attività di controllo nel fine settimana: soltanto a gennaio, i controlli della “mala movida” sono quintuplicati e ogni fine settimana le volanti presidiano il quadrante di via Roma assieme alle altre forze di polizia. La vera svolta nella modalità di trattare e percepire le baby gang in città è arrivata con il caso di via Castelmenardo, ovvero quando Francesco Favaretto è stato ucciso con un coccio di vetro da una baby gang di 10 giovanissimi, 6 dei quali minori. Da una prima risposta quasi esclusivamente repressiva, la questura ha lavorato con la divisione Anticrimine per sviluppare modelli d’azione preventivi, con l’applicazione di 7 ammonimenti verso minori.
La relazione
Il questore Alessandra Simone, nel suo discorso, ha parlato a lungo del contrasto alla devianza giovanile, rivolgendo spesso lo sguardo alle balconate dove gli studenti assistevano alla celebrazione. «Il fenomeno impone una riflessione collettiva. Oggi si assiste a numerosi atti commessi da gruppi di adolescenti, appartenenti a classi sociali diverse, aggregati da contingenze occasionali nei quali si evidenzia maggiormente il disagio sociale piuttosto che una chiara volontà criminogena e dove la commissione di reati è frutto di un agito immediato e si lega soprattutto al fatto che la maggior parte delle azioni compiute dagli adolescenti sono compiute insieme ad altri». Il questore ha anche incoraggiato i ragazzi a filmare eventuali scene di violenza tra giovani, ma poi di fornirle alla polizia anziché pubblicarle sui social e ha aggiunto: «Il bullismo è frutto dell’ignoranza di credersi più forti».
I dati
Rispetto ai 12 mesi precedenti, si notano delta significativi nei dati relativi alle persone denunciate dalla Digos, da 37 a 78, ma anche all’ufficio immigrazione, con un 500% in più di accompagnamenti alla frontiera di stranieri irregolari. Per quanto riguarda le altre divisioni: la Stradale ha lavorato su 366 incidenti, 10 mortali; l’Anticrimine ha richiesto 43 provvedimenti Daspo urbano; l’ufficio Prevenzione ha controllato 239 esercizi pubblici, la Squadra Mobile ha arrestato 33 persone; la Polfer ha effettuato 18mila controlli; l’Aeroportuale ha respinto 208 arrivi; la sezione Cibernetica ha sequestrato 6 tera byte di materiale pedopornografico e trattato casi di truffe per danni totali oltre i 2 milioni di euro. Sono oltre 5mila in più i passaporti preparati (46mila, 14mila solo a Conegliano). Al commissariato provinciale, l’unico attualmente, si attribuiscono 7500 controlli, 198 denunce e 9 arresti. Sull’ipotesi di un futuro ampliamento, il questore ha risposto: «Attualmente dobbiamo lavorare con le forze che abbiamo e concentrarci sulla qualità».
Le premiazioni
Nel corso dell’evento, accompagnati dalle note del Conservatorio Steffani di Castelfranco, il sindaco Mario Conte e il prefetto Angelo Sidoti sono stati chiamati sul palco per premiare alcuni agenti meritevoli: Ivo Gasparetto, che nel 2020 si è gettato nel Sile per salvare un cittadino; Sebastiano De Cristofaro che, libero dal servizio, ha fermato un’aggressione ai danni di una minorenne affrontando un uomo armato nonostante lo avesse ferito al volto; Andrea Benenati Tasca, che ha arrestato un uomo armato, nonostante fosse stato preso di mira da un colpo d’arma da fuoco; Ivan Da Ros e Claudio Guagnini hanno ricevuto una lode per aver partecipato nel 2023 all’espulsione di un estremista islamico che progettava un attentato contro luoghi di culto cristiani a Treviso; Carlo Basso, Erik Sartori e Calogero Martuffo che hanno arrestato uno spacciatore recidivo, responsabile della morte di un tossicodipendente; Gianluca Aiello, che ha ricevuto un encomio per aver individuato il responsabile di un attentato terroristico contro la sede del K3 a Villorba; Paolo Pellegrini ha ricevuto una lode per aver denunciato un autore di falsi in atti pubblici e per aver sequestrato dei cuccioli trasportati illegalmente.
Le premiazioni civili
Il sindaco di Treviso, Mario Conte, ha consegnato un riconoscimento a Roberto Trevisan, che la sera del 23 dicembre scorso ha soccorso un’anziana colta da malore all’interno del Bingo, salvandole la vita. «Dopo 24 giorni di ospedale purtroppo la signora è mancata - ha spiegato Roberto dopo la premiazione, - ma la famiglia mi ha ringraziato comunque, perché ho dato loro modo di salutarla».
Il campione di tennis Adriano Panatta ha invece premiato Paolo Tonon, atleta paralimpico trevigiano che ha conquistato la medaglia di bronzo nel tiro con l’arco alle Paralimpiadi di Parigi 2024. «Voi avete i vostri idoli sportivi - si è rivolto ai ragazzi Panatta, - ma i veri eroi dello sport sono gli atleti paralimpici». A chiudere il giro di premiazioni è stato Red Canzian, che ha consegnato il premio all’artista Francesco Carrer, finalista nell’edizione 2020 di “Italia’s Got Talent”. «Credo che la musica sia uno dei sistemi per stare lontani dalle cose sbagliate» ha detto Red Canzian.