Pizziwine festeggia 10 anni di attività con un nuovo nome: «Ma la sostanza resterà la stessa»

Il nuovo nome sarà Osteria dei musicisti

domenica 18 maggio 2025 di Denis De Mauro
Pizziwine festeggia 10 anni di attività con un nuovo nome: «Ma la sostanza resterà la stessa»

SACILE (PORDENONE) - Pronti a festeggiare il loro primo decennio sacilese e a cambiare nome. Gisella e Francesco, di origini sarde lei, opitergino lui, sono i titolari del Pizziwine che si trova a un passo dal ponte della Vittoria e da piazza del Popolo. Gisella precisa la gerarchia societaria della faccenda di famiglia: «49% io e 51 lui». A fine maggio la coppia festeggerà i suoi primi dieci anni di attività e cambierà nome al locale, «Nome, non sostanza. Tutta la nostra proposta di food and wine rimarrà inalterata, basata sui cicchetti di qualità, alla veneziana e su piatti della tradizione locale». Il nuovo nome sarà Osteria dei musicisti, perfettamente adeguato a un arredamento che vede sparsi qua e là, appesi al muro come al soffitto, vari strumenti musicali, dalla chitarra al contrabbasso. «È anche un omaggio alla grande passione di mio marito che si è diplomato al conservatorio di Trieste dopo aver studiato la fisarmonica, il pianoforte e il sax».

Un polistrumentista in piena regola che però per anni ha lavorato il ferro, salvo poi approdare al cibo.

L'anima di Pizziwine

Gisella però non ha dubbi, l'anima di Pizziwine è lei: «Nel locale c'è tanto di me». Arriva dalla splendida Sardegna che ha lasciato a soli diciassette anni per sbarcare «nel continente» come lo chiama ancora oggi. «Andai a lavorare per una contessa, nella sua casa di campagna di Lutrano di Fontanelle. Ci rimasi nove anni imparando tutti i piatti della tradizione locale». La nobildonna, molto nota all'epoca, era Lydia Faelli. «La mamma invece, la baronessa Gemma che nella sua tenuta produceva vino. Per riuscire a invogliare le persone ad acquistarlo, pensò una piccola frasca che preparava la carne alla griglia. Quel locale esiste ancora, anzi, oggi è arcinoto e si è molto ingrandito». Dalla contessa Gisella assicura di aver imparato «che i collaboratori vanno trattati bene, perché ti tornano quello che dai loro».

Coppia dalle molte idee, Gisella e Francesco. Se a Fontanelle lei ha gestito a lungo il bar del centro del paese, lui a un certo punto si è inventato uno speciale barbecue per palati raffinati che ha commercializzato con successo per un po' di anni, prima di gettarsi insieme alla moglie nella nuova avventura. Com'è stato aprire a Sacile venendo da fuori? «All'inizio non facile - risponde Gisella - i primi tempi sono stati duri, poi pian piano ci siamo fatti conoscere ed apprezzare». Perché Sacile? (i due abitano ancora nell'opitergino e hanno due figlie di 19 e 14 anni. «Perché è un bel centro, ci attirava l'idea di venir qui e alla lunga siamo stati ripagati». Come mai la scelta di cambiare il nome dopo la tanta fatica fatta per avviarlo e consolidarlo? «Perché avevamo iniziato con le pizze in teglia ma poi nel tempo la richiesta è cambiata, di noi i sacilesi apprezzano altro e quindi non aveva più senso chiamarci Pizziwine. Del resto sono parecchi mesi ormai che non proponiamo più le pizzette». 

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