PADOVA - Resta avvolta nel mistero la morte del 26enne senzatetto romeno Sebastian Cantaragio ritrovato nel canale San Massimo martedì all’alba, tra le vie San Massimo e Cornaro a un passo dal Portello.
Le indagini
Gli inquirenti da un primo esame esterno del cadavere non hanno trovato segni di violenza. Due le ipotesi al vaglio degli uomini della Squadra mobile: il 26enne potrebbe essere caduto in quello che è il canale San Massimo per un malore, oppure potrebbe essere scivolato sull’erba resa umida dalla pioggia. Il cittadino romeno, secondo una prima ricostruzione dei fatti, da diverso tempo viveva per strada. La polizia, in queste ore, sta indagando nel mondo dei senzatetto per provare a ricostruire le ultime ore di vita del ragazzo. Chi lo conosceva lo ha descritto come una persona gentile, ma spesso sola. Così come probabilmente era la notte tra lunedì e martedì. Non è pero chiaro del perchè si trovasse lungo il corso d’acqua a quell’ora del mattino. L’ipotesi è che il giovane, proprio perchè senza un riparo sicuro, abbia girato per tutta la notte fino a trovare la morte in quel piccolo braccio del Piovego a un passo dal Portello.
Ma sarà l’esame autoptico a fare piena luce sul caso. Il corpo del ragazzo romeno è stato scoperto da un passante. L’allarme è stato dato con tempestività e in via San Massimo è intervenuta una pattuglia della sezione Volanti e un’ambulanza del Suem 118. Il medico ha subito capito che non c’era più nulla da fare, il 26enne era già deceduto, ma non da molto tempo: al massimo da una mezz’ora. In un secondo momento sono arrivati gli uomini della Mobile e gli agenti della Polizia scientifica. L’area è stata isolata e sono iniziati i rilievi.