Ladri entrano in casa mentre il proprietario fa la doccia: via tutto l'oro. «Dobbiamo armarci»

La banda porta via oro per 400 euro in via Veronese. La rabbia esplode sul web: «Da oggi terrò una mazza da baseball a portata»

venerdì 21 febbraio 2025 di Valeria Lipparini
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CONEGLIANO (TREVISO) - Stava facendo la doccia e non si è accorto che i ladri sono entrati in casa, devastandogliela.

Lui, tranquillo sotto lo scroscio dell’acqua, non ha avvertito alcun rumore. Come la sventurata Janet Leigh nel film Psycho di Hitchcock, ma con un finale decisamente meno tragico. La banda, composta probabilmente da tre individui, ha agito in modo chirurgico, entrando in azione mercoledì, verso le 19,30, nell’abitazione di via Veronese, che costeggia il parco Rocca. A casa c’era il proprietario, con le luci accese. Una presenza che non ha intimorito i ladri, che hanno passato al setaccio le stanze, mettendo tutto a soqquadro: cassetti ribaltati, armadi aperti e svuotati. Hanno cercato ovunque le uniche cose di un certo interesse: ori e contanti. E se ne sono andati con un bottino in oro, collanine e braccialetti, per un valore di circa 400 euro. Quando l’uomo è uscito dal bagno si è trovato di fronte lo spettacolo sconfortante della casa messa a ferro e fuoco. Per fortuna, non ha dovuto fare i conti con i malviventi. Manager e consulente aziendale, il professionista, ha preso tempo prima di presentare denuncia, che ha formalizzato ieri pomeriggio, ma ha immediatamente avvisato i carabinieri. Ha dovuto fare l’inventario di quanto era stato portato via.

Il secondo furto

I carabinieri stanno valutando se si tratti delle stesse persone riprese alle 22 di mercoledì, da una telecamera di videosorveglianza, in via del Marsiglion, poco distante dall’abitazione di via Veronese. Le telecamere, in questo secondo caso, hanno filmato i tre che si sono introdotti nel giardino di un’altra abitazione, uscendone poco dopo senza aver rubato nulla.

I commenti

Il tam tam su Facebook ci ha messo poco a passare di contatto in contatto. E si è, subito, scatenata l’ira del popolo del web. «È ora che scendiamo in piazza, che ci uniamo. Dobbiamo far capire che siamo stanchi di sentirci in pericolo nelle nostre case» scrive Loris, proponendo di usare le maniere forti. Mentre Ruggero associa l’esplosione di furti nell’area del coneglianese con la ripresa dei lavori nelle vigne: «La banda delle cantine è tornata in azione anche nelle case». E Laura aggiunge: «Aiutiamo le forze dell’ordine, teniamo una mazza da baseball a portata di mano». Gente arrabbiata, pronta ad armarsi, per fermare un’ondata di furti che non accenna a diminuire. È dell’altro giorno la razzia tra furti tentati e portati a segno, una quindicina nel coneglianese, con i ladri che hanno colpito anche alla cantina di vini Antoniazzi.

Maurizio Tondato, capogruppo della Lega in consiglio comunale, esplode: «Purtroppo fatti del genere succedono troppo spesso. Non c’è settimana senza che assistiamo a incursioni ladresche in case, negozi, cantine. A volte, come in questo caso, con persone all’interno». A questo punto ammette: «Basta parlare con la gente per capire che ormai tutti noi ci sentiamo insicuri anche in casa nostra». Soluzioni? «È necessario potenziare i controlli e aumentare le forze dell’ordine. Anche se mi rendo conto che è come svuotare il mare come un cucchiaino. Il fenomeno sta degenerando e le persone non presentano nemmeno più la denuncia. Non hanno fiducia in questo sistema. Allora dico che servono sanzioni adeguate e pene certe. Non è possibile che alcuni delinquenti vengono arrestati e rimessi in libertà. Va modificata la normativa vigente». Filippo Secolo, capogruppo di Libertà Civica e Popolare coordina il controllo di quartiere nell’area dove abita il derubato. «Ho sentito del furto. Purtroppo è un problema caldo. Noi abbiamo messo in piedi, 3 anni fa, un controllo di vicinato». Quindi, Lucrezia Aggio di FdI: «Conegliano è presa d’assalto da bande di ladri anche se le forze dell’ordine sono presenti sul territorio. Mi piacerebbe che le pene fossero più severe per i recidivi, da scontare in galera. Devono essere un deterrente per non commettere più il reato».

Ultimo aggiornamento: 09:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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