Le bulle, i furti e la rissa organizzata: le due denunciate sono studentesse di 16 e 17 anni con una sfilza di precedenti

Avevano già compiuto furti da Coin, H&M e Pam

mercoledì 27 novembre 2024 di Valeria Lipparini
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TREVISO - Bulle, minorenni, studentesse e ladre per passione. Piccole Arsenio Lupin con la voglia di fare a botte, tirandosi i capelli e calciando, per appianare sgarri delle bande avversarie. È questo l’identikit che emerge delle due baby bulle, denunciate per rissa aggravata, che lunedì pomeriggio si sono date appuntamento via social e hanno scatenato il putiferio davanti alla chiesa di San Martino, a due passi dalla stazione delle corriere.

L’impressione dei commercianti è che lo scontro fosse organizzato da giorni. «C’erano gli spettatori, gruppi di ragazzi presenti ben prima che arrivassero le bullette scatenate» dicono.

Le minorenni, italiane di seconda generazione, hanno 16 e 17 anni, sono entrambe studentesse in un istituto professionale. E hanno anche un’altra caratteristica in comune: hanno accumulato denunce per una sfilza di reati. Nella maggior parte furti di piccolo cabotaggio. Una volta le ragazzine hanno preso di mira il negozio di abbigliamento H&M, un’altra volta si sono rifornite da Coin, un’altra ancora al Pam. Entrano, rovistano e si aggirano all’interno dei grandi magazzini, uscendo con il capo all’ultimo grido che volevano tanto ma non avevano intenzione di pagare. Pizzicate più volte, quando vengono denunciate alzano le spalle. Indice di un sistema di “divertirsi” e trascorrere il tempo che deve far riflettere. Anche perchè si sta facendo strada il fenomeno delle gang al femminile. Bullette che non hanno paura di nulla e quando vengono acciuffate dalle forze dell’ordine e denunciate, fanno spallucce o si divertono a schernire poliziotti e carabinieri. «È successo anche lunedì, hanno lanciato una serie di improperi contro i poliziotti - dice una commessa - Bisognerebbe cambiare la legge anche per i minorenni».

IL FATTO

«Sono ragazzine che hanno una famiglia integrata nel tessuto urbano, papà e mamma lavorano - ci raccontano - così loro crescono da sole». Ma non è comunque una spiegazione sufficiente per afferrare il fenomeno del bullismo al femminile, che sta creando problemi nelle scuole, ma anche in città. «Corso del Popolo è ormai una zona degradata. Abbiamo paura e quando siamo sole in negozio ci chiudiamo dentro. La rissa di lunedì è, purtroppo, una delle tante. I due gruppi che si menavano erano numerosi» raccontano le ragazze di Ascotrade. L’impressione dei commercianti della zona è che fosse uno scontro organizzato già da giorni. «C’erano ragazzi schierati a vedere lo spettacolo, ed erano qui attorno prima ancora che arrivassero le bullette». Si aggiunge la commessa del negozio di Golden Point: «E’uno schifo vedere la città ridotta così. In mano a bande di giovanissimi scatenati e squilibrati».

Gli agenti delle Volanti, che sono intervenuti lunedì, stanno continuando le indagini per identificare le altre del gruppo. Per tutte si prospetta la denuncia per rissa aggravata.

I FURTI NEI NEGOZI DEL CENTRO

La scorsa settimana, invece, la squadra mobile della Questura, a seguito di un’intensa attività di indagine, ha identificato due giovani, con precedenti specifici, quali presunti responsabili di una serie di furti, perpetrati nel periodo tra agosto e ottobre di quest’anno nei negozi del centro città. In particolare, i due avrebbero sottratto diversi accessori griffati da negozi di abbigliamento, per un valore superiore a 2500 euro, e quasi 1200 euro in contanti da un negozio di telefonia.

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