Papetti: «Per il centrosinistra la strada verso il governo è lunga. Non basta qualche post trionfalistico su Genova»

La risposta del direttore del Gazzettino Roberto Papetti

giovedì 29 maggio 2025 di Roberto Papetti
Papetti: «Per il centrosinistra la strada verso il governo è lunga. Non basta qualche post trionfalistico su Genova»

Caro direttore,
il centrosinistra ha riconquistato già al primo turno il Comune di Genova con la sindaca Salis. Un risultato che, complice anche le traversie giudiziarie dell'ex presidente della regione Liguria Toti, non era del tutto inatteso. Eppure è bastato questa vittoria per far parlare molti a sinistra di risultato destinato a cambiare i destini politici non solo del capoluogo ligure ma dell'intero paese. Forse ho votato centrodestra e speso che continui a governare, queste esternazioni e previsioni mi piano eccessive e premature. Ma sarei interessato a sapere cosa ne pensa lei.
L.N.
Belluno

La risposta del direttore del Gazzettino Roberto Papetti

Caro lettore,
spesso le forze politiche, tutte, senza distinzione, tendono ad enfatizzare i risultati di elezioni locali e proiettarle in chiave nazionale.

Ben sapendo che sul piano territoriale le dinamiche elettorali sono molto diverse e essendo consapevoli che comporre un'alleanza per il governo di una città è assai più semplice che farlo per il governo del Paese. Ma, come sappiamo, la propaganda e le schermaglie politiche rispondono a logiche che spesso la ragione fa fatica a comprendere. Anche nel caso del risultato elettorale dello scorsa fine settimana si è ripetuto il solito copione. Il risultato, certamente importante, delle comunali di Genova che hanno visto trionfare al primo turno la candidata del centro sinistra sostenuta da un'amplissima coalizione che comprendeva tutta l'opposizione, nessuno escluso, ha riportato alla ribalta il cosiddetto campo largo e acceso nel centro sinistra gli entusiasmi di molti, a partire dalla segretaria del Pd Schlein, convinti che se il modello Genova venisse riproposto a livello nazionale, il centro destra perderebbe la maggioranza e la guida del Paese. Naturalmente solo le prossime elezioni politiche diranno quanto realistiche siano queste previsioni. Nel frattempo le varie anime del centro sinistra dovrebbero forse preoccuparsi di mettere a punto alcune piccole questioni. Per esempio cominciare a discutere su chi sarà il candidato premier alternativo a Giorgia Meloni. Perché non tutti, e in particolare i 5Stelle, potrebbero dare per scontato che l'anti-Giorgia sia la segretaria del Pd. Poi potrebbero provare a disegnare anche una possibile classe di governo in grado di assumere la guida del Paese. Perché se è vero che, come denuncia spesso la sinistra, gli statisti non abbondano nell'attuale esecutivo, anche nell'opposizione, osservando gli attuali gruppi dirigenti, non si intravedono molti "cavalli di razza" di indiscussa statura governativa. Infine sarebbe opportuno mettere da una parte il pallottoliere e concentrarsi anche sull'agenda politica, perché su troppi temi, dalle alleanze internazionali all'economia passando per i rapporti con l'Europa, le distanze dentro il centro sinistra non sono né poche né scarso rilievo. Insomma per il centro sinistra la strada che da Genova porta nel 2027 a Roma è ancora molto lunga, tortuosa e pieno di ostacoli. E per superarli non basta certo qualche post trionfalistico.

Ultimo aggiornamento: 30 maggio, 09:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci