Denis Verdini, furto nella villa dell'ex politico di Forza Italia: i ladri sono entrati mentre dormiva, lui è ai domiciliari. Rubati gioielli e orologi di valore

La dimora è Villa Montartino, alle pendici di Pian de' Giullari, circondata dalla campagna

domenica 3 agosto 2025 di Redazione web
Denis Verdini, furto nella villa dell'ex politico di Forza Italia: i ladri sono entrati mentre dormiva, lui è ai domiciliari. Rubati gioielli e orologi di valore

Indagano i carabinieri sul furto subito da Denis Verdini, 74 anni, nella villa di Firenze dove sta scontando la detenzione domiciliare per le condanne per bancarotta fraudolenta - definitive in Cassazione - , per i crac del Credito Cooperativo Fiorentino e per quello alla Società toscana di edizioni.

L'ex banchiere e politico, ai vertici di Forza Italia con Silvio Berlusconi, stava dormendo quando c'è stato il furto, avvenuto qualche giorno fa nel primo pomeriggio.

Verdini stava faceva un riposo pomeridiano e, dai racconti, sembra che il ladro - o i ladri, il numero è ancora da accertare - sia entrato da una finestra che era stata lasciata aperta dopo aver scavalcato un cancello secondario della proprietà alle pendici di Pian de' Giullari, la collina sopra Firenze.

Il bottino del furto. Secondo una prima stima, dalla villa sarebbero stati portati via diversi oggetti preziosi, in particolare orologi di valore. Con chi gli è vicino, Denis Verdini avrebbe ammesso di ritenersi fortunato di non essersi accorto di nulla e di non essersi svegliato. Perché, in caso contrario, avrebbe subito un'aggressione. «Se mi fossi svegliato mentre erano nelle stanze - avrebbe detto in buona sostanza Verdini - non è detto che sarebbero scappati, ma avrebbero potuto colpirmi, aggredirmi». La villa non è distante dagli abitati ma resta comunque isolata. E' circondata dalla campagna. I malviventi potrebbero aver notato la finestra aperta e deciso così di attaccare per il furto.

La denuncia. La denuncia è stata fatta alla stazione dell'Arma dei carabinieri di Galluzzo, la più vicina. Denis Verdini sta scontando 6 anni 6 mesi per la bancarotta dell'ex Credito cooperativo fiorentino (Ccf), la banca cooperativa di Campi Bisenzio di cui fu presidente 20 anni, e 5 anni e 6 mesi per il crac della Società toscana di Edizioni (Ste), l'iniziativa editoriale da lui promossa che pubblicava Il Giornale della Toscana in abbinamento con Il Giornale.

Il profilo. Alla prima condanna definitiva, quella sulla bancarotta del Credito cooperativo Fiorentino, Verdini il 3 novembre 2020 si presentò al carcere di Rebibbia dove rimase 80 giorni, poi nel gennaio 2021 ottenne la detenzione domiciliare per motivi di salute per via della diffusione del Covid in carcere, e nel luglio successivo dal tribunale di Sorveglianza di Firenze per motivi di età. A fine febbraio 2024 la Sorveglianza revocò però la disposizione, applicando di nuovo il carcere per la mancata osservanza di prescrizioni impartitegli nel fruire dei permessi. Tra queste, Verdini abusò dell'autorizzazione per andare dal dentista di fiducia a Roma: in quelle occasioni, infatti, si fermava nel locale del figlio Tommaso dove aveva incontri con politici, imprenditori e manager. Con la revoca, l'ex parlamentare venne ristretto a Sollicciano - dove andò in sua visita il ministro Matteo Salvini, compagno della figlia Francesca - e poi nel maggio 2024 fu trasferito, sempre per motivi di salute, al centro clinico del carcere di Pisa, finché non gli è stata di nuovo accordata la detenzione domiciliare nel 2024 per motivi medico-sanitari.

Ultimo aggiornamento: 17:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci