MENU
ilgazzettino
ACCEDI PROMO FLASH
Buon pomeriggio
Impostazioni account Abbonamento
I TUOI CONTENUTI
Newsletter
SUPPORTO
FAQ e contatti Scollegati
LEGGI IL GIORNALE

Economia

Sabato 2 Agosto - agg. 15:45
  • Moltoeconomia
  • HOME
  • Sezioni
    • Nordest
      • Venezia - Mestre
      • Treviso
      • Padova
      • Belluno
      • Rovigo
      • Vicenza - Bassano
      • Verona
      • Pordenone
      • Udine
      • Trieste
      • Primo piano
    • Italia
    • Economia
      • MoltoEconomia
    • Moltodonna
    • Obbligati a crescere
      • Economia
      • Welfare
      • Mobilità
      • Donna
    • Sport
      • Calcio
      • Mercato
      • Rugby
      • Altri Sport
      • Statistiche
    • Esteri
    • Tecnologia
      • MoltoFuturo
    • Cultura e Spettacoli
    • Gossip
    • Le altre
    • Animali
    • Blog
    • Viaggi
      • Grandi Viaggi
      • Italia
      • Mondo
      • Hotel & Ristoranti
      • Speciale
      • Weekend
      • News
    • Salute
      • Focus
      • MoltoSalute
      • Medicina
      • Bambini e adolescenza
      • Benessere e Fitness
      • Prevenzione
      • Alimentazione
      • Storie
    • Partner
      • Economia
      • Salute
      • Cultura e Società
      • Innovazione
      • News
    • Motori
    • Europa
    • Ultimissime
  • Multimedia
    • Video
      • Primo piano
      • Nordest
      • Sport
      • Società
      • Spettacoli
      • Tecnologia
      • Le altre
      • Motori
      • Salute
      • In Vista
      • Adnkronos
    • Foto
      • Cronaca
      • Italia
      • Mondo
      • Spettacoli
      • Sport
      • Persone
      • Animali
      • Nordest
  • Servizi
    • Meteo
    • Oroscopo
    • Necrologie
    • Legalmente
  • Network
    • Il Messaggero
    • Il Mattino
    • Leggo
    • Corriere Adriatico
    • Quotidiano di Puglia
    • Caltagirone Editore
    • Piemme
    • Guida allo Shopping

Dazi, oggi scatta l’ora X. Aliquota piena (per ora) anche su vino e liquori. Ecco cosa può cambiare

La Commissione tratta ancora con Washington per possibili esenzioni sugli alcolici. Tra una settimana le extra-tasse sui farmaci. Nuova tregua di 90 giorni con il Messico

venerdì 1 agosto 2025 di Gabriele Rosana
Dazi, oggi scatta l’ora X. Aliquota piena (per ora) anche su vino e liquori . Ecco cosa può cambiare

Tutto è nelle mani, o meglio, nella penna, di Donald Trump. Con il 1° agosto, è arrivata l’ora X per far scattare i dazi per i partner commerciali degli Stati Uniti, tra accordi (il 15% per la Corea del Sud), rinvii “last minute” (altri 90 giorni per le trattative con il Messico) e minacce (al Canada che si è unito al fronte globale per il riconoscimento della Palestina). Tra le due sponde dell’Atlantico, la vigilia è trascorsa circondati dalle nubi di un’imperante incertezza sui termini dell’intesa. A Bruxelles, i funzionari Ue sono rimasti in stretto contatto con Washington e in fiduciosa attesa che il presidente degli Stati Uniti mantenesse gli impegni e apponesse la sua ingombrante firma in calce all’ordine esecutivo che, a partire da oggi, dovrà fissare al 15% l’aliquota “flat” per quasi tutto l’export europeo diretto negli Usa, alcolici compresi.

APPROFONDIMENTI
ASKANEWS

Trump: coi dazi in arrivo "l'età dell'oro" per gli Usa

IL FOCUS

Dazi, cosa cambia da domani? Le tariffe Paese per Paese, gli Stati...

MONDO

Dazi, vertice in Scozia fra Trump e von der Leyen

LE TRATTATIVE

Dazi, Usa: prima di mezzanotte possibili accordi. Ue: ci aspettiamo...

LA GIORNATA

Dazi, Trump conferma gli accordi con la Ue al 15%: il via il 7...

Anche perché la dichiarazione congiunta che dovrà mettere nero su bianco quanto concordato a voce nel golf resort di Turnberry, domenica scorsa, ancora non c’è; “prigioniera” del ping-pong negoziale tra la Commissione europea e l’amministrazione americana per definire i dettagli e ripianare incomprensioni e differenze di vedute. L’attesa potrebbe durare giorni, se non settimane. Ma, come ha ripetuto a più riprese l’esecutivo Ue, quel testo non ha in alcun caso valore giuridico vincolante.

Tradotto: Bruxelles si affida all’intesa politica siglata con stretta di mano e pollice a favore di telecamera da Trump e Ursula von der Leyen, sperando che, da oggi, si apra un nuovo capitolo nelle relazioni transatlantiche; senza minacce o contrapposizioni, ma mandando giù con una certa rassegnazione un’aliquota generalizzata del 15%. Quell’aliquota, almeno per ora, colpirà pure vino, champagne, liquori e whisky “made in EU”. Eccellenze che l’Ue ha provato tutelare durante tutto il negoziato (su spinta di Italia, Francia e Irlanda, che vi vedono dei campioni nazionali), ma per cui si andrà ai tempi supplementari, hanno chiarito da palazzo Berlaymont.

«Non ci aspettiamo che vino e alcolici saranno inclusi nella prima tornata di esenzioni», ha ammesso un portavoce della Commissione con un’espressione un po’ contorta: si continuerà, insomma, a trattare per strappare concessioni ulteriori. Discorso parzialmente diverso per la farmaceutica, per cui il prelievo è solo di poco rinviato: secondo Bruxelles, i dazi rimarranno a zero sui medicinali ancora per una settimana, salvo passare al 15% quando il dipartimento del Commercio dichiarerà chiusa l’indagine settoriale in merito. Tutto si muove sul filo del rasoio, e solo dopo aver visto il primo passo compiuto dagli americani, anche gli europei saranno disposti a passare dalle parole ai fatti: lunedì, «se tutto va secondo i piani», la Commissione congelerà - per un periodo iniziale di sei mesi -i controdazi su merci statunitensi per un valore complessivo di 93 miliardi di euro. Il tira-e-molla della vigilia, manco a dirlo, ha continuato a riguardare anche le regole sul digitale.

Nella sintesi dell’accordo pubblicata sul suo sito, la Casa Bianca aveva anche cantato vittoria, elencando chiaro e tondo tra i passi di lato di Bruxelles lo stop all’iniziativa Ue di introdurre un “fair share”, cioè un equo contributo a carico delle Big Tech per le grandi quantità di rete Internet occupata, da pagare agli operatori della rete telefonica. Una circostanza confermata indirettamente dalla Commissione. «Riteniamo che imporre una tale tariffa non sia una soluzione praticabile», ha precisato ieri un portavoce dell’esecutivo Ue, pur sottolineando che l’esenzione si applicherebbe universalmente, e non solo alle aziende Usa. E insistendo sul fatto che le istituzioni Ue e gli Stati membri continuano ad avere «il diritto sovrano di legiferare sulle attività economiche, comprese le infrastrutture digitali». Con il malcontento imperante tra i governi (che pure le avevano dato mandato di concludere l’accordo) e un Europarlamento che promette battaglia, dazi e passi indietro sulle regole Ue sono l’ennesimo fronte aperto per von der Leyen. Tra poco più di un mese,il 10 settembre, la presidente della Commissione inaugurerà il ritorno tra i banchi parlamentari con il discorso programmatico annuale all’Eurocamera di Strasburgo. E all’orizzonte, a meno di un mese dall’ultimo tentativo, prende forma una possibile nuova mozione di censura: ad avanzare la proposta, stavolta, non l’ultradestra, ma la sinistra radicale francese, che accusa von der Leyen di «aver accettato di sottomettersi agli Usa di Trump».

Ultimo aggiornamento: 14:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
IL FOCUS

Trump: sottomarini nucleari più vicini alla Russia
Classe Ohio, trasportano i missili balistici Trident
Kiev, raid a Zaporizhzhia: rogo vicino alla centrale

Foto Il botta e risposta e le minacce
IL CONFLITTO

Raid ucraino a Zaporizhzhia: rogo vicino alla centrale. Putin: «Presto missili ipersonici in Bielorussia»

Trump schiera 2 sottomarini nucleari Video
L'IMPATTO

Dazi, cosa cambia dopo l'entrata in vigore e quali sono i Paesi più colpiti? Le tariffe di Trump

Firmato il decreto Foto
LA GIORNATA

Trump conferma dazi al 15% all'Ue, via il 7 agosto
Ma per ora non sulle auto: esenzioni in stand-by
Borse affossate, licenziata capo statistiche lavoro

I Paesi più colpiti Vino e liquori: aliquota piena
VENEZIA

Dazi, l'occhialeria trema: «I nostri modelli? Da 470 dollari saliremo a 500. Non c'è alternativa»

Dazi, Carron (Confindustria): «Intesa con troppi lati oscuri. Può costare cara al Nordest» Gas, l'Europa trema con la minaccia del Qatar: Porto Viro al centro del gioco globale
Pagina successiva
caricamento
  • CALTAGIRONE EDITORE
  • IL MESSAGGERO
  • IL MATTINO
  • CORRIERE ADRIATICO
  • QUOTIDIANO DI PUGLIA
  • LEGGO
Privacy Policy | Cookie Policy | Informazioni legali
Preferenze cookie Preferenze cookie | Whistleblowing
Società editrice © 2025 Il Gazzettino | C.F. 00744300286 P. IVA 02742610278 | CONTATTI | PUBBLICITÁ