JESOLO - Piccoli ladri crescono. Accade anche questo nella torrida estate jesolana. La segnalazione arriva da Riccardo Ferrazzo, titolare dell’edicola La Gioconda in Verdi, dove a sparire sono le carte Pokémon molto di moda tra i bambini.
Ipotesi denuncia
Non a caso l’edicolante sta ora valutando se formalizzare la denuncia, circostanza al momento molto reale anche per dare un segnale alle nuove generazioni sul rispetto delle regole. «Dopo aver visionato le immagini di videosorveglianza - spiega Ferrazzo - mi sono rivolto alle forze dell’ordine: mi hanno spiegato che posso denunciare i bambini, questi essendo minorenni non rischiano niente ma nel caso compiessero dei furti o dei reati da maggiorenni, di fronte al giudice gli verrebbero contestati anche i reati commessi negli anni passati. Ci sto pensando, non solo per il valore delle carte ma anche per dare un segnale: non può andare sempre bene tutto e in questo senso mi sento di rivolvere un appello anche ai genitori affinché vigilino maggiormente su cosa fanno i loro figli fuori di casa». Per quanto riguarda gli ammanchi si parla anche di alcune centinai di euro mensili: «Le carte Pokémon sono molto apprezzate dai collezionisti ed hanno fasce di prezzo che variano dai 5 ai 50 euro – sottolinea l’edicolante -: il prezzo varia in base alla rarità della carta, la cosa più particolare è che piacciono sia ai bambini che agli adulti e che essendoci molta richiesta i furti non mancano: parliamo di valori di alcune centinaia di euro al mese come mancato guadagno. I furti però avvengono soprattutto da parte dei bambini che hanno un’età che si aggira attorno ai 10 anni.
Carte Pokémon
Essendo carte costose ma piccole, sono facilmente occultabili quindi facili da essere rubate. I furti avvengono sia da parte dei bambini italiani che stranieri, in alcuni casi anche quando sono in compagnia dei nonni o dei genitori. Si allontano dagli adulti, fanno finta di guardare la merce esposta e poi quando si sentono sicuri si mettono in tasca le cartoline allontanandosi dal negozio. Non si tratta più di episodi isolati ma di situazioni che accadono sempre più frequentemente e che ovviamente non possiamo ignorare. Per il momento abbiamo informato le forze dell’ordine dell’accaduto, nei prossimi giorni valuteremo se formalizzare la denuncia. Qualche genitori nel frattempo può sempre presentarsi in edicola e risolvere il problema, anche scusandosi, sarebbe un bel segnale». Nella realtà dei genitori si sono presentati in edicola nei giorni scorsi ma per chiedere cosa avessero acquistato i loro due figli. «Forse quello è il caso più particolare – conclude Ferrazzo – quei bambini avevano preso dal portafoglio dei loro genitori 50 euro e sono venuti a spenderli in carte Pokémon, noi ce ne siamo accorti quando appunto i genitori sono venuti a chiederci come avessero speso all’interno dell’edicola quei soldi presi dal loro portafogli».