Sottomarina. «Avete una sigaretta?» rispondono con accento "foresto" e li riempiono di botte: due turisti di 17 e 18 anni pestati dalla baby gang

Autori del pestaggio sul Lungomare Adriatico una quindicina di ragazzi quasi sicuramente minorenni

martedì 25 giugno 2024 di Diego Degan
Sottomarina. «Avete una sigaretta?» rispondono con accento "foresto" e li riempiono di botte: due ragazzi di 17 e 18 anni pestati dalla baby gang

SOTTOMARINA - Due ragazzi di 17 e 18 anni pestati da un “branco”, formato da una quindicina di ragazzetti, quasi sicuramente tutti minorenni, sul Lungomare Adriatico.

Si era appena sopita la discussione sulla carenza di forze dell’ordine in città, sollevata dal presidente degli albergatori Giuliano Boscolo Cegion, che un nuovo episodio fa riaccendere il fuoco della polemica. A renderlo noto il padre di una delle due vittime con una mail inviata al sito Chioggia News 24 e pubblicata dallo stesso sito. 

L'aggressione

L’aggressione sembra essere scattata con le stesse modalità di quelle che venivano condotte, qualche anno fa, dalle “baby gang” poi sgominate dalla polizia: un approccio apparentemente amichevole (del tipo “Hai una sigaretta?”), poche parole per capire, dall’inflessione, se il malcapitato sia chioggiotto o meno, e poi via al pestaggio. In questo caso i due presi di mira, amici in vacanza a Sottomarina, con le rispettive famiglie, stavano passeggiando sul Lungomare, quando sono stati avvicinati dal “branco” e, dopo essere stati identificati come “foresti”, sono stati, dapprima insultati e, poi, alla loro reazione, presi a spintoni, calci e pugni. Il pestaggio, racconta il genitore, è finito solo perché altre due persone, due adulti che assistevano alla scena, sono intervenute gridando e facendo scappare i baby bulli. Poco dopo sono arrivate anche le forze dell’ordine: per i due ragazzi prognosi di dieci giorni ciascuno. Indignato, ovviamente, il padre che ha reso pubblico l’episodio ed ha espresso l’intenzione di «non tornare mai più a Sottomarina da turista». Esattamente quello che Giuliano Cegion temeva potesse accadere, in molti casi, se la situazione non verrà risolta. Il presidente degli albergatori aveva ipotizzato di rivolgersi al Prefetto e il sindacato di polizia Fsp - Polizia di Stato gli aveva risposto che, tutto sommato, rispetto ad altre località, «Chioggia è un’isola felice» e che, se gli alberghi avessero messo a disposizione stanze per 20 agenti, si sarebbe potuto garantire una maggior presenza di forze dell’ordine. Cegion, rovesciando l’argomento, aveva risposto che, con i soldi della tassa di soggiorno, si potevano trovare quegli alloggi. 
Ma alcuni servizi di controllo da parte delle forze dell’ordine, si sono rivelati efficaci. Il presidio dei carabinieri in piazza Europa, infatti, ha fatto guadagnare loro il plauso del gestore del Budapest Caffè, in passato più volte sanzionato per il comportamento di alcuni suoi presunti clienti. «Per la prima volta in tanti anni – afferma il gestore Adolfo Tiozzo - piazza Europa , e io in particolar modo , dobbiamo ringraziare la costante presenza nel weekend dei carabinieri del comando di Chioggia. Bravi, continuate cosi a difendere i cittadini e gli imprenditori». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci