UDINE - «Datemi una crema che mi passa tutto». Parola di Erminia Di Gianantonio, (quasi) 106enne di Avasinis, frazione di Trasaghis in provincia di Udine. Erminia è stata la prima ultracentenaria in Italia a superare brillantemente la rottura del femore avvenuta un mese e mezzo fa grazie alla tempra da friulana doc e soprattutto alla dedizione dei medici che l’hanno seguita passo passo nel percorso di riabilitazione.
L’incidente
Erminia - nata il 1° novembre 1919 nel piccolo comune friulano ma che da 33 anni si è trasferita in Toscana in provincia di Pisa - da un anno vive nella casa di riposo Madonna della Fiducia a Tirrenia «dove - racconta - mi trovo benissimo. Il cibo è ottimo e le infermiere molto gentili». Poi, lo scorso maggio, l’incidente che avrebbe abbattuto chiunque ma non lei. L’anziana - che era in grado di muoversi da sola con il bastone - è scivolata in bagno con conseguente frattura scomposta del femore. La corsa al pronto soccorso dell’ospedale Cisanello di Pisa dove i medici, in un primo momento, le hanno dato poche speranze di farcela. «La dottoressa - ha raccontato il figlio 80enne Paolo Cucurachi - mi ha detto che con molta probabilità non sarebbe sopravvissuta. Vista l’età avanzata, non era operabile così sarebbe dovuta stare un mese ferma nel letto per rinsaldare la frattura. E secondo i medici in due settimane se ne sarebbe andata». Erminia, dopo un giorno in ospedale, è tornata in Rsa dove ha trascorso i trenta giorni stabiliti a letto e contro ogni previsione si è ripresa a pieno. «Adesso - continua il figlio - mia madre si comincia ad alzare, chiacchiera, gira in sedia a rotelle. Dovrà fare solo un po’ di fisioterapia, ma è guarita. Ha sempre avuto un tempra forte. Anche subito dopo la caduta, ha provato ad alzarsi nonostante i dolori. Non si è spaventata affatto». Non si tratta neanche della prima frattura. «Si era rotta il femore anche a cento anni e in quel caso è stata operata. Ringraziamo i medici e gli addetti della casa di riposo che si sono presi cura di lei».
Le origini
Erminia, friulana doc, si fidanza con Nicolino, finanziere leccese in servizio a Trieste. Hanno due figli gemelli, Paolo e Rosanna. Dopo qualche anno, la famiglia si trasferisce a Lecce. Ma quando resta vedova, 33 anni fa, Erminia raggiunge il figlio Paolo (finanziere anche lui) che nel frattempo si è stabilito in Toscana. «Mi occupo di tutto io - spiega Paolo -. Fino a che mia mamma non si è trasferita in casa di riposo abitava da me. Ora la vado a trovare tutte le settimane e la porto a pranzo fuori. I suoi piatti preferiti? Polenta e formaggio. Le origini friulane non mentono».
L’associazione
Erminia è iscritta all’associazione Giustitalia che si occupa di tutela giuridica degli anziani. Francesco Di Giovanni, rappresentante legale dell’organizzazione, spiega: «Erminia ha una vitalità invidiabile, ha cucinato finché non si è trasferita in Rsa ed è perfino andata a votare alle ultime elezioni. L’abbiamo conosciuta qualche anno fa, quando ha ritrovato un buono postale fruttifero da mille lire degli anni '50. Oggi vale 50mila euro, abbiamo fatto ricorso ma il Tribunale di Roma ha rinviato l’udienza al 2027. Un rinvio incredibile per un’ultracentenaria. La salute di uno Stato si misura nella tutela delle fasce più deboli. Gli anziani rappresentano il 60% della popolazione italiana. Sia in ambito sanitario che in ambito giuridico vanno tutelati».