Zoppas, 55 anni dopo: «Dimenticati dalla città, dal Comune nessun riconoscimento per chi ha fatto la storia di Conegliano»

La denuncia della famiglia del fondatore dell’azienda di cucine ed elettrodomestici: « La casa in cui siamo nati e cresciuti all’angolo di via Pittoni è stata demolita per fare spazio alla rotonda, avevamo chiesto che fosse conservata e destinata a museo»

venerdì 6 giugno 2025 di Mario Anton Orefice
Zoppas, 55 anni dopo: «Dimenticati dalla città, dal Comune nessun riconoscimento per chi ha fatto la storia di Conegliano»

CONEGLIANO - «Papà sei sempre nei nostri pensieri. Maria Teresa, Gianfranco, Enrico, Sara e Renzo Zoppas», hanno scritto su questo giornale i figli di Luigi, detto Gino, per dare notizia della messa celebrata il 23 maggio scorso per il 55esimo anniversario dalla morte del fondatore dell’azienda di cucine ed elettrodomestici, che ha cambiato i destini sociali ed economici di Conegliano.

Un appuntamento a cui hanno partecipato solo gli intimi, a conferma di un rapporto difficile tra la città e la nota dinastia di imprenditori oggi alla guida di acque minerali San Benedetto, Sipa, Irca, per citare le più famose.

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AMAREZZA

A prendere la parola è Maria Teresa, la primogenita, appena tornata dall’inaugurazione di un nuovo stabilimento produttivo a Jiaxing in Cina in cui lavorano 1600 operai e alla quale erano presenti l’ambasciatore Massimo Ambrosetti e Gianfranco presidente di Zoppas Industries.

Nel lussuoso attico al sesto piano dello Shopping Center la vista spazia dal Castello a piazza dei Fratelli Zoppas, declassata a piazzale nel linguaggio comune e urbanistico, all’enorme ferita dell’ex area industriale che da oltre trent’anni segna in negativo lo sviluppo urbanistico di Conegliano. Con lei anche Luigi Tesser, già manager del gruppo Zoppas, coordinatore del progetto Shopping Center Stazione Unesco, curatore della mostra fotografica sull'opera industriale dei Fratelli Zoppas del 1996 e del 2012, e anima del progetto Museo di storia industriale e del lavoro di Conegliano e del Territorio.

«Sono profondamente addolorata per quella che chiamerei una totale amnesia da parte di questa e di altre amministrazioni nei confronti della nostra famiglia che ha rivoluzionato le sorti della città attraverso un’azienda generatrice di benessere economico e laboratorio per tanti imprenditori che hanno a loro volta fondato realtà di successo, come Jollynox, Irinox, Mareno Cucine, Gico, Otlav. Non viene mai menzionata, ricordata o invitata», confessa con amarezza Maria Teresa.

IL CASO

Anche nell’ultima occasione pubblica organizzata dal Circolo culturale di Conegliano, il pranzo sociale in piazza dei Fratelli Zoppas del 21 settembre scorso, nessun esponente del Comune prese la parola. Era stato, in quell’occasione, l’avvocato Bruno Barel amico della famiglia a sottolineare il valore dell’iniziativa: «Affinché la comunità riscopra il suo flusso di vita e di storia, si soffermi sulle origini del suo successo industriale, rifletta se vuole essere periferia del mondo o centro di innovazione, di pensiero, di visioni».

Durante l’intervista Luigi Tesser estrae alcune perle d'archivio, come la foto di Gino Zoppas e Gianfranco con il campione di pugilato Nino Benvenuti, o quella in bianco e nero della prima comunione di Augusto fratello di Gino e Francesco. «La mostra alla Zoppas Arena è stata smontata a gennaio di quest’anno e ora i materiali sono conservati in un magazzino della San Benedetto - prosegue Maria Teresa. La casa in cui siamo nati e cresciuti all’angolo di via Pittoni è stata demolita per fare spazio alla rotonda. Papà aveva gli uffici proprio di fronte e per non perdere minuti preziosi chiamava la mamma dalla finestra per dirle di buttare la pasta. Avevamo chiesto che fosse conservata e destinata a museo. Inoltre il masterplan Boeri prevede la demolizione dell’ex Fonderia, la sede ideale per il "Museo di storia industriale e del lavoro di Conegliano e del Territorio" pensato da Luigi Tesser. Com’è possibile che chi ci governa non sia interessato a conservare le tracce della storia economica di Conegliano?».

Un’altra domanda sorge spontanea: gli Zoppas sono mai stati convocati ai tavoli sul futuro dell’area che appartenne alla famiglia?

Ultimo aggiornamento: 7 giugno, 10:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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