CONEGLIANO (TREVISO) – Rapinato durante la vacanza al mare: in pochi secondi un ragazzino di Conegliano ha dovuto cedere felpa e scarpe griffate, oltre al telefonino. È l’estate 2022. Bibione è invasa da turisti e pendolari del fine settimana, quando in un sabato sera di agosto, durante una festa in spiaggia, la vittima viene affrontata da un ventenne milanese e da un minore.
La condanna
L’iter giudiziario si è concluso con una condanna pesantissima per Andrea Pessina: 3 anni e 8 mesi di reclusione al netto dello sconto di pena di un terzo per la scelta del rito abbreviato e dell’esclusione di un’aggravante da parte del gup del Tribunale di Pordenone. Alla parte civile è stata riconosciuta una provvisionale di 1.700 euro, il risarcimento sarà poi stabilito in sede civile. L’avvocato Geni Drigo, che tutelava l’imputato, è intenzionata a impugnare la sentenza. «È una pena spropositata rispetto all’entità del fatto - afferma - Il mio assistito si è dissociato dall’episodio, era stato costretto dal minorenne ed era disposto a risarcire il danno, cosa che la parte civile non ha accettato».
L'aggressione
Quella sera la vittima è stata fermata da due giovani milanesi in vacanza a Bibione. Di fronte alle richieste di consegnare indumenti e telefono era rimasto pietrificato. Una scena che non è passata inosservata, tanto che erano intervenuti anche gli addetti alla sicurezza che si trovavano alla festa organizzata in spiaggia. Il ventenne milanese è stato subito bloccato. Felpa e scarpe sono state restituite, mentre il telefonino - un iPhone del valore di 700 euro - non è mai stato ritrovato, probabilmente è andato perso nel parapiglia. Il minorenne era stato denunciato dai carabinieri al Tribunale per i minori di Trieste.