ROVIGO - Saranno due nomi famosi di Fratelli d'Italia a contendersi la poltrona di coordinatore comunale del partito. Dopo che nei giorni scorsi Matteo Zangirolami, appena messo fuori dalla giunta di Valeria Cittadin, aveva ufficializzato la candidatura con la presentazione di circa 250 firme, alla scadenza di sabato sera per la presentazione delle liste è arrivata quella che ha a capo Mattia Moretto, presidente del consiglio comunale.
Lo scontro
La corsa a due segnala che manca ancora un'unità interna, non essendoci stata una convergenza su una candidatura unitaria. Su questo punto batte Piscopo. «Si stava lavorando da mesi perché fosse un nome condiviso da tutti. Moretto è la massima rappresentanza istituzionale dopo il sindaco e poteva essere quello che rappresentava tutti. Su questo nome quasi tutti i consiglieri stavano convergendo. Poi c'è stato un dietrofront e coerentemente molti di noi non si sono mossi da questo obbiettivo. Si è preferito in maniera frettolosa e inopportuna uscire sui giornali proponendo una candidatura chiudendo le porte a qualsiasi ragionamento di coesione. Questo atteggiamento di voler forzare la mano senza coinvolgere tutto il partito a livello comunale ha significato di fatto la volontà di lasciare fuori tutta una parte importante del partito. Un congresso se si vuole farlo unitario bisogna ricercarlo, bisogna condividerlo. Ecco perché vi è stata la necessità di dover fare una seconda lista per evitare che al congresso fosse rappresentata solo una parte del partito e quindi di conseguenza con un futuro direttivo con i rappresentanti solo di quella parte».
L'appuntamento
Il congresso è fissato per sabato all'Europa Palace a partire dalle 14, con circa 700 iscritti che potranno partecipare al voto che sceglierà il coordinatore comunale (ruolo attualmente ricoperto dal senatore Bartolomeo Amidei, che è anche commissario provinciale), nonché il direttivo cittadino composto da dieci eletti e cinque nominati dal coordinatore direttamente. L'esito avrà un peso anche nella scelta dell'assessore che prenderà il posto rimasto vacante dopo il licenziamento di Zangirolami. Perché se è vero che il potere di scelta e indicazione al sindaco lo ha Amidei come vertice provinciale, è inevitabile che si dovrà tenere conto anche del parere del partito cittadino e dei rapporti di forza che si creeranno. Cittadin dovrà attendere almeno una decina di giorni, insomma.