ROVIGO - L’aria condizionata rinfresca le notti, ma fa sudare le famiglie davanti alla bolletta. Anche a Rovigo, come nel resto del Veneto, il caldo rovente di questa estate sta facendo impennare l’utilizzo dei condizionatori, con conseguenze dirette sui consumi elettrici e, quindi, sul portafoglio.
Il costo
Se nel giugno 2024 la spesa media stimata per ciascun nucleo è stata di 10,32 euro (calcolata su una media di sei ore giornaliere di utilizzo a 0,32 euro/ora), nel giugno di quest’anno la cifra è quasi raddoppiata: 21 euro (con un costo orario di 0,35 euro). La differenza assoluta è di 10,68 euro, pari a un +103%. E il picco di calore deve ancora arrivare. «Ormai più di una famiglia su due possiede un condizionatore – sottolinea il presidente dell’Adico, Carlo Garofolini – e il suo utilizzo è sempre più continuo, specie di notte. Se da un lato è diventato difficile rinunciarvi, dall’altro è fondamentale evitare sprechi. I cittadini devono sapere che una gestione poco attenta può far lievitare in modo pesante la fattura elettrica». Nel dettaglio, nella provincia di Rovigo i consumi medi annui registrati nel 2024 per le famiglie “vulnerabili” – ovvero quelle rimaste nel cosiddetto mercato tutelato – sono stati pari a 2.119 kilowattora. Un dato in linea con la media regionale, ma che per quest’anno si tradurrà in un esborso previsto di 602,65 euro, contro i 547,98 euro del 2024. L’aumento è pari a 54,67 euro su base annua. La stima, però, potrebbe essere sottodimensionata rispetto all’uso effettivo dell’aria condizionata durante i mesi estivi.
La spesa media veneta prevista per il 2025 è di 603,22 euro, con Rovigo perfettamente in linea (602,65 euro). Più alte le stime per Treviso (622,92 euro), Padova (612,44 euro) e Verona (613,61 euro). Anche se Belluno si conferma la provincia con i consumi e la spesa più bassa (565,85 euro per 1.961 kWh), tutte le province registrano aumenti tra i 51 e i 56 euro rispetto al 2024. E il clima rovente dell’estate, che ha già spinto molte famiglie ad accendere gli split da diverse settimane, lascia prevedere che questi valori siano destinati ad aumentare ancora.
I consigli
«La stangata estiva sulla bolletta è una certezza – conclude Garofolini – ma può essere limitata. In particolare gli anziani, che passano più tempo in casa, rischiano di subire i rincari in modo ancora più marcato. Per questo serve un utilizzo intelligente degli impianti: solo così si potrà evitare che la comodità dell’aria fresca diventi un salasso economico». Tra i consigli di Adico per contenere i consumi, c’è la scelta di condizionatori almeno in classe A (per risparmiare fino al 30%), il posizionamento in alto e lontano da tende o divani, e il controllo dei filtri almeno una volta l’anno. Va evitato il raffreddamento eccessivo: la differenza tra interno ed esterno non dovrebbe superare i sei gradi. Fondamentale anche ridurre la dispersione dell’aria fredda, tenendo abbassate tapparelle e persiane durante le ore più calde. «L’uso continuo del condizionatore è un doppio spreco – ammonisce Adico – di energia, che poi paghiamo in bolletta, e di salute, per le controindicazioni di questo elettrodomestico».