Caro direttore, sulle strade del Veneto si continua a morire.
E poi gli anziani. Farei scadere definitivamente la patente a 75 anni con obbligo di rifarla a costi molto agevolati. Ma prima di quella data, qualsiasi rinnovo intermedio dovrà essere certificato da una vera visita medica non la pagliacciata attuale che si riassume in una dichiarazione auto referenziata con la complicità di medici e autoscuole.
Oscar De Gaspari
La risposta del direttore del Gazzettino Roberto Papetti
Caro lettore, le due cause principali di incidenti stradali in Italia sono la distrazione (15% dei casi) e il mancato rispetto della precedenza (12,9%), spesso legato anch'esso a una scarsa attenzione alla guida. Una guida distratta, quasi sempre per un uso sconsiderato del telefonino o dall'abuso di alcol e droghe, è dunque all'origine di quasi il 40% degli incidenti, anche di quelli più gravi.
Ora possiamo mettere in strada quanti agenti vogliamo e inasprire le sanzioni ancora di più di quanto è stato già fatto, e non senza polemiche, dal nuovo codice stradale per chi guida telefonando o si mette al volante dopo aver bevuto o usato droghe, ma se non partiamo da noi stessi e non modifichiamo i nostri comportamenti individuali quando siamo alla guida, sulle strade si continueranno a contare tanti, troppi incidenti. Indipendentemente dall'età di chi è al volante.
C'è anche un altro dato che fa riflettere. Riguarda il parco auto: in Italia ci sono 694 auto ogni mille abitanti, la media europea è di 571. Il numero di auto in circolazione Italia è dunque molto alto e in continua crescita. Questo, soprattutto su alcune arterie già molto utilizzate, fa ovviamente aumentare il rischio di incidenti. Lo ha fatto rilevato anche l'ad dell'autostrada A4 una delle più percorse, chiedendo che si faccia al più presto la quarta corsia. Potrei sbagliarmi ma penso che per ridurre il numero di incidenti i due fronti su cui si dovrebbe intervenire sono proprio questi: modificare i comportamenti individuali di chi è alla guida e dotarci di una rete stradale più ampia e moderna di quella attuale. Mi rendo conto che, per ragioni diverse, entrambi non sono obiettivi facile da raggiungere, ma altri interventi rischiano di non incidere realmente sul fenomeno.
Ps Condivido il suo giudizio sulle visite mediche per il rinnovo delle patenti