Papetti: «Il pericolo non viene dal ritorno del fascismo o comunismo ma dall'affermazione di autocrazie senza ideologia»

La risposta del direttore del Gazzettino Roberto Papetti

mercoledì 28 maggio 2025 di Roberto Papetti
Papetti: «Il pericolo non viene dal ritorno del fascismo o comunismo ma dall'affermazione di autocrazie senza ideologia»

Egregio Direttore, da vecchio liberale, ma cattolico, sono colpito da questa ossessione di dire "ritorna il fascismo, devi dichiararti antifascista". Mi spiego meglio. In occasione dello scambio di prigionieri fra russi ed ucraini, ho visto molti di loro sventolare la bandiera dell'Unione Sovietica. A quanto ho letto, stanno anche ritornando in auge statue di Stalin. Putin è alleato con Cina e Corea del Nord, Paesi non certo fascisti, in Venezuela il dittatore Maduro è dichiaratamente comunista, come il dittatore del Nicaragua. E si potrebbe continuare con altri esempi nel mondo. Allora mi domando: è più pericoloso un eventuale ritorno del fascismo o la presenza di regimi comunisti, tutti accomunati da morti esagerate?

Alvise Lorenzo Sandi

 

La risposta del direttore del Gazzettino Roberto Papetti

Caro lettore, direi che sono pericolose entrambe le cose ed entrambe sono da scongiurare ed avversare. Peraltro oggi le differenze tra sistemi politici dispotici e totalitari sono sempre più sfumate: nei numerosi regimi autoritari sparsi per il pianeta i richiami ad un'ideologia o a valori di riferimento, politici o religiosi che siano, funzionano solo come bandiere, hanno un valore essenzialmente propagandistico.

Servono a dare una legittimazione a un sistema di potere e ad aggregare il consenso intorno ad esso.

Nella realtà si tratta di autocrazie strutturate per garantire il potere assoluto nelle mani di una persona e del suo cerchio magico o di un gruppo o di un partito. In qualcuno di questi regimi viene fatto sopravvivere un simulacro di democrazia attraverso lo svolgimento di elezioni-farsa sempre pilotate dal gruppo al potere e dove lo spazio di azione delle opposizioni è negato o è puramente formale. In altri le elezioni (ed anche l'opposizione) non sono proprio previste o sono state cancellate.

In tutti questi Paesi, svanite le illusioni marxiste o di altra origine, è stato adottato in economia il sistema capitalista, ma con un ferreo controllo sui mezzi di produzione della ricchezza da parte del regime e dei suoi membri, fedelissimi o parenti che siano. La libertà di parola e di espressione sono ovunque molto limitate o controllate in modo ferreo e feroce.

La realtà è che alcune distinzioni appartengono alla storia e al passato. Oggi la vera competizione e lo scontro è tra democrazie e autocrazie. Che poi queste ultime si richiamino a libretti rossi o libretti neri o a qualche libro sacro non fa troppa differenza.

Ultimo aggiornamento: 29 maggio, 09:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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